Il cuore di Gianni Di Marzio non smette di pulsare per il Cosenza. Sabato indosserà i panni di doppio ex, avendo recentemente aiutato Zamparini con il suo Palermo. Intervenuto ai microfoni della “Gazzetta del Sud, Gianni Di Marzio si è spresso così sul campionato del Cosenza e sulla prossima gara di campionato col Palermo: «In Sicilia c’è stata una collaborazione fugace perché sono amico del presidente, avendo con lui alla guida condotto il Venezia in A, ma sapevo che sarebbe stato un volo senza paracadute. Zamparini avrebbe voluto che proseguissi – svela Di Marzio – anche in vesti di direttore generale o presidente, ma rifiutai perché ho tante mansioni nel mondo del calcio. Cosenza è un tatuaggio indelebile sulla mia pelle, è una questione di sangue, appartenenza. Ho vissuto anni straordinari in riva al Crati e sono conteto che sia tornata la B a prendere la scena. Salvezza? Ci sono una società seria e un tecnico molto forte come garanzia per il raggiungimento dell’obiettivo. La classifica attuale rispecchia i valori visti sul campo. Il Cosenza, però, rappresenta un’eccezione alla regola. Aver perso a tavolino col Verona per il terreno di gioco ha del clamorosa. Non ho capito l’esigenza di posare nuove zolle. Un vero peccato, soprattutto perché la squadra dispone di giocatori come Embalo, che conosco dai tempi di Palermo, che è una forza della natura. Occhio al Palermo, però, perché se imbocca la giornata giusta sono dolori».