Il noto giornalista ed esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio, ha elogiato i ragazzi che hanno partecipato alla Viareggio Cup, tra i vari giocatori citati finiscono alcuni rosa come La Gumina, Lo Faso e Marson. Ecco le parole riportate dal giornalista nel suo sito ufficiale: ““Le stelle sono tante”: un noto slogan pubblicitario evergreen potrebbe tranquillamente essere riciclato per la Viareggio Cup. Talenti di oggi, (chissà) campioni di domani. A scorrere la lista di chi è passato da queste parti, che mostra orgoglioso un signore all’ingresso dello Stadio dei Pini, c’è da scommetterci: da Batistuta a Cavani, da Baggio a Maldini, Giovinco, El Shaarawy. E allora, segnatevi questi nomi perché “saranno famosi”: lo dice la storia del torneo giovanile più importante del mondo. Il viaggio tra le tante stelle del Viareggio inizia da quell’oro rosanero che luccica eccome: Nino La Gumina, Golden Boy e capocannoniere del torneo che ha sfiorato il record di Immobile fermandosi a -1 da quelle 10 reti dell’attaccante del Torino nel 2010. Doppietta anche in finale, alla Juve: “premi dedicati alla famiglia”, lui che a 9 anni “scappò” dal Capaci e trovò casa nei Pulcini del Palermo. È un ’96, fa la differenza come ci si aspetterebbe da un fuoriquota: centravanti oggi, esterno fino a qualche anno fa. “Colpa” di quella maledetta sindrome che ne aveva bloccato la crescita prima che, in un’estate, recuperasse 21cm diventando un gigante del gol. Sono nove al Viareggio, 12 contando i tre dello scorso anno: in A ha già esordito, non farà fatica a tornarci presto. Chissà, magari al fianco di quel Lo Faso che sogna Vazquez e che è il suo compagno in attacco nel Palermo di Bosi, bravo a costruire una squadra con tanti palermitani, una mentalità vincente ed un carattere forte. Fino alla fine della stagione lotteranno con le big per lo scudetto, merito anche di un ottimo portiere come Marsan (premiato come migliore del torneo) e di altri buonissimi elementi. Della Juventus che ha alzato la Coppa Carnevale i talenti in vetrina sono tanti: c’è quel Vadalà ’97 rientrato nell’affare Tevez e protagonista con 4 reti nel torneo, c’è Lirola, stessa età dell’argentino per il terzino spagnolo che sogna Lichtsteiner ed è stato decisivo contro lo Spezia, c’è Kastanos, il “Messi di Cipro” che di anni ne ha 18, si ispira a Di Maria e costò 60.000€, c’è soprattutto quel Di Massimo (1996) che fino a pochi mesi fa, magari, il Viareggio sognava di giocarlo con la Rappresentativa di Serie D e che ieri, dopo il triplo salto dall’Avezzano alla Juventus, ha chiuso il cerchio della sua favola col gol decisivo in finale al Viareggio. Ma occhio anche a Luca Clemenza: ’97, leader della Juve fino ai quarti, quando contro il Milan il ginocchio ha fatto crack. Starà fuori tutta la stagione, ma il futuro è (anche) suo. Quanti talenti anche nelle altre due semifinaliste: se l’Inter, eliminata dal Palermo, era comunque tra le più attese (trascinata dai gol e dalla velocità del ’96 Correia), chi è uscita fra tanti, tantissimi applausi è lo Spezia di Fabio Gallo. Un’ipotetica top 11 del torneo la guiderebbe sicuramente lui, bravo a valorizzare e fare squadra con i tanti talenti a disposizione: difficile scegliere, perché la qualità è davvero alta. Ma ci proviamo: Filipovic, Okereke, Maggiore (due ’97 ed un ’98), è questo il terzetto d’oro che ha spinto avanti lo Spezia e che dovremo prepararci a sentire ancora. Il croato, bocciato un anno fa dalla Juve, si è preso la sua rivincita con gli interessi; il nigeriano, dall’Abuja con furore, sogna di ripercorrere le orme del connazionale Sadiq; il numero 10, invece, piace a Juve e Roma, ma lo Spezia per ora non lo cede. Nomi da segnare per il futuro, c’è da scommetterci. E gli altri? La lista sarebbe lunga davvero, perché al di là delle polemiche (ancora tante, purtroppo), delle brutte immagini in tribuna, dei tanti assenti per infortunio o per le chiamate delle Nazionali, il Viareggio brilla ancora come 68 anni fa. E allora… tenete d’occhio Castrovilli, talento ’97 del Bari che in Versilia è venuto in prestito con la Fiorentina. O ancora Crociata, gioiellino rossonero che piace a Mihajlovic e che avrà futuro. O Muzungu, giovane diamante africano dell’Ujana che presto vedrà l’Italia. Le stelle sono tante, nel cielo di Viareggio“.