«Che i soci devono mettere questi 600 mila euro nelle casse del club entro il 2 gennaio. Stop. Non c’è altra strada per salvare il club e scongiurare la cancellazione dell’affiliazione alla FIGC. Sarà l’ultimo sforzo per uscire almeno con l’onore delle armi e dare un pizzico di speranza alla tifoseria. Questi soci hanno fatto tanti errori dal punto di vista gestionale e sportivo facendo operazioni discutibili e contratti sbagliati. Se avrei accettato l’incarico di dg? Certamente, sarei stato felice di dare una mano al Catania anche con un contratto di livello minimo ma anche a titolo gratuito vista la situazione debitoria. Io sono innamorato della piazza, della gente, del luogo e del Catania Calcio e avrei accettato l’incarico con entusiasmo. Avrei fatto arrivare calciatori di categoria ed elementi giovani che avrebbero portato soldi al club, ma avrei anche svolto un ruolo di intermediatore intercettando imprenditori del Nord per farli investire a Catania. Le conoscenze non mi mancano. Io ho fatto l’allenatore a certi livelli, conosco bene il ruolo di direttore sportivo e come lavoro di scouting parlano i fatti avendo scoperto Maradona, Ronaldo e Messi. Mi sarei messo a disposizione del club e sono sicuro che avrei portato a termine il compito con un discreto risultato. Senza nulla togliere a chi ha lavorato finora col Catania naturalmente. Sarebbe meglio in futuro trovare un investitore locale o estero? E’ molto difficile che possa arrivare un altro imprenditore alla ‘Zamparini’ a Catania. Purtroppo ci sono delle cose che non invogliano un investitore del Nord o estero a prendersi il Catania. Speriamo che salti fuori un altro Tacopina».