L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Federico Di Francesco e le parole rilasciate ieri in conferenza stampa.
In tanti lo hanno ritenuto il vero colpo di mercato dell’estate rosanero, per la lunga esperienza tra Serie A e B e per aver accettato di scendere di categoria dopo un inizio di stagione sfavillante a Lecce: un’ulteriore conferma dell’entusiasmo che ha circondato l’arrivo di Di Francesco è data dalle trecento persone circa che stamattina, a margine della presentazione del giocatore in viale del Fante, hanno incontrato il giocatore per una foto o un autografo. Si tratta del secondo assaggio del calore del popolo rosanero per il nuovo numero 17: il primo lo ha avuto sabato in due momenti separati, quello dell’ingresso in campo nel finale con la Feralpisalò e quello dell’abbraccio del Barbera dopo la rete che ha sigillato la sfida. Un gol che Di Francesco racconta di aver «dedicato alla mia famiglia, che è ancora a Lecce, ma so per certo che una cena a Soleri la devo pagare perché in quella situazione nove attaccanti su dieci avrebbero tirato, mentre lui mi ha passato la palla. Non potevo desiderare esordio migliore».
Il trasferimento al Palermo è maturato negli ultimi giorni di mercato: dopo un primo approccio con il Lecce andato male, le parti si sono progressivamente avvicinate e alla fine il passaggio in Sicilia si è concretizzato per 1.1 milioni di euro. «Ringrazio tantissimo la società per avermi voluto – sottolinea Di Francesco — sono stato accolto davvero bene e ho percepito fin da subito l’entusiasmo della piazza. Voglio ringraziare anche il Lecce per avermi permesso di intraprendere quest’avventura». I principali sponsor della trattativa sono stati due: uno in famiglia, che più volte ha incontrato i rosa da avversario, e l’altro nella cerchia degli amici più cari, che sta diventando uno dei punti fermi della squadra di Corini.
«Con mio papà Eusebio mi confronto su tante cose, quando gli ho detto che sarei andato al Palermo mi ha risposto che era la scelta giusta – racconta il numero 17 – con Ceccaroni siamo andati in vacanza insieme, a Lecce avevamo costruito un bel rapporto anche fuori dal campo: mi ha parlato benissimo dell’ambiente e della società e questo ha facilitato il mio arrivo a Palermo». Il salto all’indietro di categoria è, per Di Francesco, in linea con l’ambizione di costruire qualcosa di importante in rosanero: «In fase di trattativa ho percepito subito la volontà di una società che punta a crescere. La presenza alle nostre spalle di un gruppo forte come quello del City ci darà una grande mano. Non so se potrò contribuire di più in termini di assist o di gol, la mia priorità è dare il 110% per il Palermo».