Di Chiara: “Sassuolo e Pisa in fuga verso la A. Palermo, cammino insoddisfacente. Il punto di giornata in serie B”

Nell’editoriale pubblicato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Filippo Di Chiara ha analizzato la 20ª giornata di Serie B, tracciando un quadro chiaro della situazione a metà campionato. In testa alla classifica, Sassuolo e Pisa si confermano in fuga verso la Serie A, mostrando continuità e solidità. Il Sassuolo, retrocesso dalla massima serie, punta al ritorno immediato, mentre il Pisa si mantiene competitivo grazie a vittorie chiave, come quella ottenuta a Marassi contro la Sampdoria. Al contrario, Frosinone e Salernitana faticano e navigano in acque pericolose, con quest’ultima che potrebbe affrontare un nuovo cambio in panchina. Di Chiara evidenzia anche le delusioni di squadre accreditate a inizio stagione come favorite, tra cui Sampdoria, Cremonese e Palermo. Nonostante investimenti importanti, nessuna di queste ha rispettato le aspettative, e cambi di allenatore non hanno portato a svolte significative. In particolare, il Palermo continua a deludere dopo la sconfitta contro il Cittadella, che ha raccolto sei punti su sei negli scontri diretti.

“Terminato un girone, quello di andata, ne è iniziato un altro e i segnali che arrivano sono sempre più precisi ed evidenti. Soprattutto per la promozione: Sassuolo e Pisa sono in fuga e, quasi a braccetto, corrono verso la A. Per quanto la B sia abbastanza imprevedibile e offra di solito spazi per rimonte (e cadute) inaspettate, alcuni valori si sono già espressi sia in positivo che in negativo. Per ribaltare il trend ora c’è “l’alleato” mercato che si prospetta avvincente.

Metà campionato (più un turno) ci dice che delle tre retrocesse dalla A il Sassuolo veleggia verso l’immediato rientro nella massima categoria; le altre due, Frosinone e Salernitana (oggi altro cambio in panchina?) sono in grande difficoltà e navigano in acque pericolose. Venti giornate dicono che delle tre squadre accreditate a inizio campionato come favorite, cioè Sampdoria, Cremonese e Palermo, nessuna ha mostrato segnali importanti. Anzi. Nonostante investimenti ingenti, non sono arrivati i risultati aspettati e i lombardi e i liguri hanno già dovuto affrontare cambi in panchina.

E così svetta su tutte il ko di Pisa: Grosso l’ha spuntata contro il Cosenza, con due reti arrivate dalla panchina, Moro e Lipani; anche questi sono segnali importanti e i neroverdi hanno ripreso la corsa interrotta all’Arena Garibaldi. Alle spalle degli emiliani, c’è il Pisa. Matteo Tramoni a Marassi ha regalato a Pippo Inzaghi una vittoria importantissima. E nel treno a tre carrozze che fin qui ha fatto corsa a sé per larga parte del campionato, lo Spezia vive un momento di appannamento (due sconfitte e due pareggi nelle ultime sei partite) certificato dal Bari.

I due campioni del mondo, Grosso e Inzaghi, hanno rispettivamente 8 e 5 punti di vantaggio sullo Spezia di D’Angelo. Un vantaggio che inizia a essere consistente. E dietro? Non si corre. Anzi. E giocoforza sarà abbastanza scontato assistere a interventi sul mercato da parte di club partiti con ben altre ambizioni rispetto a una corsa da metà classifica.

La Cremonese, con un uomo in più, è stata raggiunta dal Brescia in pieno recupero e non decolla; la Juve Stabia è stata bloccata dal Frosinone; il Catanzaro ha vinto in maniera sofferta contro la Salernitana; la Carrarese ha confermato che il Cesena è in crisi (5 sconfitte nelle ultime sei per i bianconeri). Catanzaro e Bari hanno fatto un passo in avanti ma il loro ritmo non è da promozione, almeno finora. Sicuramente insoddisfacente è il cammino del Palermo: tante occasioni sprecate anche ieri e ancora zero punti col Cittadella che quest’anno con i rosanero ha fatto bottino pieno (sei punti su sei).

La vittoria col Bari sembrava aver dato alla squadra di Dionisi la scintilla giusta e invece ieri, alla prova del nove, è arrivato un brutto passo indietro. E così, dando uno sguardo in coda sicuramente il segnale più importante lo ha dato proprio il Cittadella che si è messo a correre dopo il peggiore avvio di sempre in B ed ha ottenuto la terza vittoria di fila (dopo Reggiana e Sudtirol). La favola è ancora viva”.