Di Chiara: “In Serie B chi vuole la A si gioca il tutto per tutto. Occhio a Palermo-Sampdoria…”

Questo approfondimento sulla Serie B, scritto da Filippo Di Chiara e pubblicato oggi sulla Gazzetta dello Sport, analizza la situazione di instabilità sulle panchine del campionato cadetto, dove il cambio di allenatori e le scelte strategiche sono sempre più frequenti. Marzo viene considerato il mese decisivo per la Serie B, ma già ora, con la tredicesima giornata in corso, diverse società hanno optato per soluzioni drastiche, sperando di invertire la rotta.

Il tutto per tutto, o quasi. E le panchine saltano, o quantomeno diventano a forte rischio. La B si decide a marzo, si dice. Da sempre. Un assunto che ha un grande fondamento di veridicità, ma possibilmente in maniera diretta senza partecipare alla bagarre dei playoff. E così per centrare l’obiettivo a ogni costo sono arrivati l’esonero di Stroppa e la scelta al suo posto di Corini (a sua volta a caccia di rivincite dopo l’esonero di Palermo) che però non è riuscito a dare la svolta con 7 punti in 5 partite. Quindi, dopo le due sconfitte consecutive contro il Pisa in casa e il Mantova nell’ultimo turno che hanno portato i grigiorossi a -9 dalla terza, è arrivata la contro-svolta richiamando in panchina… Stroppa. Fin qui la Cremonese non ha mai trovato continuità di risultati, nonostante qualche exploit avesse fatto pensare a un percorso diverso (come la vittoria per 4-1 col Sassuolo in trasferta). Aspettando gennaio, basterà questa mossa? Lo dirà il campo, come sempre.

A Modena, altra piazza ambiziosa, invece, dopo l’esonero di Bisoli è stata data fiducia a Mandelli: gli è bastata una gara, quella vinta con la Carrarese, per convincere il club a insistere su di lui puntando sulla sua conoscenza dell’ambiente. Il tecnico della Primavera è chiamato a tirare su in classifica una squadra in difficoltà nelle dodici giornate con Bisoli. Il Modena aveva pensato anche a Semplici, Pirlo e Bucchi ma poi ha confermato Mandelli (e al momento ha sotto contratto anche Bianco fino al 2025).

A Salerno, altra scelta. Anche in questo caso “conservativa”. In estate si è ripartiti da zero e con una volontà di cessione al momento naufragata o quantomeno congelata. Le chiavi del nuovo progetto erano state affidate a Martusciello, l’ex vice di Sarri. Il rendimento delle ultime 10 giornate (una sola vittoria) ha però portato anche qui all’esonero e alla chiamata di Colantuono, che aveva già un ruolo nel club legato al settore giovanile.

A Brescia, invece, per il momento Cellino ha deciso di soprassedere dinanzi alla ipotesi di cambi, scenario che era sembrato davvero a un passo dopo il ko interno col Cosenza. Il Brescia quindi va avanti con Maran, che comunque è in zona playoff nonostante le sei sconfitte: per ora il presidente si è limitato a chiedere doppi allenamenti, gli basterà?

E, infine, attenzione a cosa potrebbe accadere a Genova: alla ripresa dopo la pausa ci sarà Palermo-Sampdoria, una delicatissima sfida tra squadre considerate per valore della rosa tra le grandi favorite a inizio torneo. Sottil, subentrato a Pirlo, praticamente si gioca tutto: la sconfitta potrebbe essergli fatale.