Palermo. Le 48 ore di Brunori. Il “sì”, la B e gli Usa. «Matteo vice Vlahovic? Forse è meglio andarci piano con i sogni ma…»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Matteo Brunori e sul suo futuro.

Le 48 ore tra venerdi e domenica scorse, Matteo Brunori non le dimenticherà mai. E i motivi sono più d’uno. Personali e di carriera. Ha sposato Dalila e ha portato il Palermo in B: il tutto salendo su tre aerei. Fosse mancato il lieto fine sarebbero sicuramente spuntati i critici: perché la vita poi è così. Ma visto che tutto è filato a meraviglia, vale la pena godersela. Insieme ai 34.000 del Barbera, che per la metà, domenica sera, avevano la sua maglia numero 9 addosso. Quel rigore in fondo al sacco ha sublimato un rapporto d’amore costruito gol dopo gol, partita dopo partita. Perché Palermo sa amare all’impazzata come Brunori sa farsi amare e ama la sua Dalila. Quel matrimonio s’ha da fare. Era programmato da mesi ed è finito lì, a 48 ore dall’appuntamento di una città intera con la Serie B. Perché Palermo, poi, è ovunque: e per la Partita si sono mossi da Roma, da Milano, da Bologna, dall’Italia intera: anche trovando un biglietto in extremis quando la corsa sembrava disperata.

DUE AMORI. Non se ne avrà a male Dalila, che ha ricevuto la sua straordinaria prova d’amore: da Matteo e, indirettamente dal Palermo, che è andato a riprelevarsi il bomber con un volo privato all’alba della mattina di sabato, dopo il sì, le fedi e il banchetto. Da un amore all’altro, quello di cui non si può essere gelosi, il rosanero. L’allenamento della vigilia, la partita, il gol. Davanti agli occhi si mescolavano le immagini mozzafiato del Castello di Naro sopra Cagli, le Marche con l’Umbria alle spalle, lo “stadio” del sì a Dalila, e quelle del Barbera impazzito, lo stadio del ritorno in B, vissuto dal popolo rosanero come un passaggio intermedio verso la A, il posto in cui la Palermo del calcio deve stare. E dove vuole tornare. E poi la festa con i compagni, fino a notte inoltrata e un altro aereo alle prime luci dell’alba, stavolta Matteo, Dalila e nient’altro. Anzi, Matteo, Dalila e gli Stati Uniti, per godersi un viaggio di nozze con tutti i crismi. Compresa la Serie B in tasca: senza, possiamo dirci anche questo, sarebbe stato in qualche modo diverso.

FUTURO. E mentre impazza il Barbera e impazza Palermo, che non vuole smettere di fare festa, impazza il mercato. Inevitabile. E qui i volti del popolo rosanero si acciglieranno un po’. Il bomber non si tocca, certo. Ma… Entrano in scena la Juventus, proprietaria del cartellino con l’intenzione di monetizzare: nessuno conosce Brunori più del ds bianconero Federico Cherubini che scommise su di lui quando era dirigente del Foligno e lo portò con sè. E poi i manager della BestFoot, Sandro Stemperini e Michele Fioravanti, inevitabilmente sollecitati da più parti, perché le dinamiche del mercato rispondono a regole semplici. E se segni, porti la tua squadra in B e hai pure un po’ di sangue brasileiro che non guasta, succede che il tuo nome finisca sui taccuini di osservatori, addetti ai lavori, dirigenti. «Quando un ragazzo fa 29 gol a Palermo, è normale che accenda l’interesse di tutti – ha detto Sandro Stemperini a calciomercato.it tv – Ci confromteremo con la Juve per decidere con loro, credo vogliano darlo a titolo definitivo. Sarà importante anche il pensiero del ragazzo che ora è in viaggio di nozze. Matteo vice Vlahovic? Magari, pochi attaccano la profondità come lui. Forse è meglio andarci piano con i sogni ma… che dire? Mai dire mai».

ITALIA ED ESTERO. Per Brunori si è mossa tutta la Serie B. Tutta. Hanno sondato il Lleganes, nella seconda divisione spagnola, e due club dell’omologo campionato turco. Ma anche la Serie A ha battuto quattro colpi: Empoli, Sampdoria, Cremonese (magari dentro l’affare per riportare in Lombardia Fagioli dalla Juve) e la Salernitana, che si fece sentire quando c’era ancora Walter Sabatini. Ma il dialogo è proseguito, direttamente tra Iervolino e la dirigenza bianconera. Se sarà Serie B il Palermo ha una prelazione assoluta, anche di cuore: ma deve trovare l’accordo con la Juve, aspetto cruciale. Matteo è pronto.