Dopo la positività al Coronavirus del giocatore del Venezia Felicioli, ai microfoni di “TuttoMercatoWeb.com” è intervenuto il Dg dei lagunari Dante Scibilia.
Non sembra esserci tregua per il Venezia: come state affrontando questi giorni dopo la riscontrata positività al Covid-19 di Felicioli?
«La squadra si sta allenando, svolgendo la quarantena in una struttura dedicata solo ed esclusivamente al Venezia, abbiamo fatto un altro giro di test successivo alla scoperta della positività di Felicioli e oggi faremo ulteriori esami, rispettando la scadenza delle 48 ore. Felicioli invece è in isolamento presso la propria abitazione, monitorato dall’ASL che vedrà quando effettuare i tamponi per negativizzarlo. L’attesa è più che altro in merito alla decisione del Governo circa i protocolli, perché al momento è ancora in vigore quello emanato tempo fa, e nonostante parlino di aperture di formale non c’è niente. Ma vorremmo capire cosa succederà per sabato».
Non solo sabato, rischiano di divenire due le gare da slittare qualora non ci siano le aperture che sembrano prossime.
«Vediamo di giorno in giorno cosa succede, intanto pensiamo alla partita col Pordenone, sperando in risposte in tempi brevi. Anche perché una gara ha tempi tecnici per essere preparata e organizzata, quindi già entro stasera vorremmo delle risposte, che se tardassero ad arrivare renderebbero dura la preparazione de tutto. Abbiamo fatto tanti sforzi per il merito sportivo, cerchiamo di non andare contro questo principio».
Calendario a ritmi serrati. Quando eventualmente potrebbe essere giocata la gara se non si disputerà sabato?
«Noi vorremmo giocare, non per forza chiaramente ma speriamo che sia possibile. Chiaro però che, dal nostro punto di vista, se non scendessimo in campo sarebbe giusto rinviare tutto il turno, per dare omogeneità alla ripresa; anche perché oggi è toccato a noi, ma sono situazioni che possono presentarsi alla squadre che hanno sede nelle regioni più colpite da un virus che è sempre presente e che ha viaggiato su due binari, colpendo l’Italia in modi diversi. A ogni modo ripeto, vorremmo giocare».