Il direttore generale del Catanzaro Diego Foresti è intervenuto in esclusiva a B-Time in onda su TvPlay.
Ecco le sue parole:
«Mi fa piacere essere entrato nella storia del derby di Calabria: vincere all’andata e anche ieri sul campo del Cosenza penso che sia qualcosa da ricordare. Sono contentissimo di aver fatto felice un’intera città che, dopo anni di sacrifici e penitenze, dall’anno scorso ha ricominciato a vivere il calcio vero.I ragazzi hanno fatto una grande partita in uno stadio non facile visto che c’erano 21 mila persone. Abbiamo fatto il nostro calcio, con le nostre idee, poi è chiaro che il match si è deciso anche con gli episodi, ma nell’ultimo periodo penso che siamo cresciuti nel sopportare le difficoltà. Avere 48 punti in Serie B e vincere determinate partite significa anche saper soffrire».
«Fino a settimana scorsa guardavo la salvezza cercando di rosicchiare sempre più punti. Ormai ci sentiamo al sicuro e vogliamo cominciare a divertirci senza troppi fronzoli per la testa. Abbiamo un gruppo straordinario guidato da un condottiero come Vivarini. Como, Cremonese o Venezia hanno speso tanto e vogliono andare in Serie A quindi la pressione per loro è più alta. Noi siamo lì, vogliamo goderci questo momento e cercheremo di dare fastidio fino alla fine».
«Noi non vogliamo vendere nessuno, ne Biasci ne Vandeputte perché hanno fatto la differenza sia in C che in questa stagione in B. Biasci è cresciuto tanto in questi due anni, si è trovato molto bene con Iemmello, infatti sono stati premiati come coppia più prolifica della storia del Catanzaro. Vandeputte l’ho preso io a Viterbo tanti anni fa, poi l’ho ripreso qua: ha avuto una crescita esponenziale. Ha motore e gamba come pochi in queste categorie. Sicuramente rimarrà con noi a lungo”.
«Mister Vivarini l’abbiamo preso un anno e mezzo dopo il mio approdo al Catanzaro. Col suo avvento arrivarono giocatori importanti nel mercato di gennaio e abbiamo avviato il motore di questa squadra. La sconfitta in semifinale di play-off col Padova ci ha ricompattato, tanto che l’anno successivo abbiamo stravinto un campionato giocando in maniera eccezionale e superando tanti record. Vincere non è mai facile e ora i tifosi guardano questa squadra perché gioca in maniera divertente. Vivarini sta portando il suo gioco anche quest’anno, infatti siamo tra le prime sei da inizio campionato e in molti pensavano che questa squadra potesse addirittura vincere la Serie B. Per noi è un anno importante anche perché ci stiamo confrontando con delle realtà che, a livello di proprietà, sono di un livello nettamente superiore: Como, Venezia, Cremonese, Palermo sono guidate da magnati che hanno speso molto più di noi».