L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di questa sera dell’Italia U21 contro la Norvegia.
Ci siamo: dentro o fuori. E non c’è tempo per i rimpianti. Perché i rimpianti non piacciono davvero al ct dell’Italia Under 21 Paolo Nicolato: ogni volta che chiede ai suoi ragazzi di dare tutto lo fa specificando che poi il verdetto del campo sarà l’unico che conta ma bisognerà accettarlo proprio per la consapevolezza di non aver lasciato nulla da dare ancora.
In questo caso il rimpianto sarebbe filosofico ma non troppo: se con la Francia fosse finita come doveva 2-2 (e ci prendiamo solo il gol fantasma, senza andare ad aggiungere il rigore non dato e il fallo in partenza nell’azione del gol vittoria dei Bleus) oggi la classifica ci vedrebbe al comando a 4 con i francesi. E con la possibilità di poter anche pareggiare contro la Norvegia. Inutile ragionarci sopra: anzi, forse deleterio alle porte della partita che deciderà se andremo ai quarti o no (e nella pagina accanto vi spiegheremo perché i calcoli vanno fatti con un po’ di brivido dentro).
Se con la Svizzera serviva trasformare la rabbia accumulata con i francesi in energia per vincere, stasera (ore 20.45 alla Cluj Arena su Rai 1), contro i norvegesi serviranno la testa e il cinismo per batterli. Sarebbe perfetto l’approccio avuto con gli elvetici domenica, ma senza farsi illudere dalle sconfitte che hanno confinato i nostri avversari odierni a zero punti. «Il nostro girone è tosto, lo sapevo: la Norvegia è una bella squadra e ha un buon palleggio – dice Nicolato – Stava vincendo la prima gara con la Svizzera, poi persa, e ha tenuto testa alla Francia, prima di soccombere: in quella partita li ho visti. Ci aspettiamo una gara di livello».