“Godeas, una vittoria tanto netta quanto difficilmente pronosticabile alla vigilia, date le assenze pesanti per Tedino. «Delle assenze non se n’è accorto nessuno. Il Palermo ha dominato e controllato il match nel primo tempo e si sono presi i 3 punti nella ripresa. Molto del merito credo vada a Tedino: vivendo in Friuli ho seguito e apprezzato il suo Pordenone. A Palermo ha creato qualcosa di molto solido, nonostante le tante difficolta ambientali e i problemi extracalcio che gravano sulla società. Il gruppo è molto unito: Tedino ha creato qualcosa di molto solido». Al San Nicola cosa ha fatto la differenza? Nel Palermo ha funzionato tutto, nel Bari quasi nulla; mi sembra evidente che i rosanero abbiano qualcosa in più, anche a livello di organico: chi ha giocato al loro posto, ha fatto in pieno il proprio dovere. E poi Coronado ha giocato la sua miglior partita, questo a prescindere dal gol fantastico che ha chiuso il match. Mi piace tantissimo. È un ragazzo che ha tanta qualità e se sta bene può fare la differenza». Un successo così netto, in uno spareggio per la A, è pure un segnale al campionato? «Certo, questa vittoria dice tanto, viene da chiedersi com’è che il Palermo non abbia qualche punto di vantaggio in più sulle inseguitrici, ma sappiamo bene quanto sia dura la B: non ci si può rilassare un attimo. Lo dico per esperienza: il campionato è lungo e insidioso. La squadra di Tedino è sicuramente tra le favorite, ma guai ad illudersi. Per sbilanciarsi, bisognerà aspettare la primavera: la classifica resta molto corta»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.