L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e sull’importanza di Brunori.
Due rigori sbagliati non possono abbattere chi il gol ce l’ha nel sangue». E’ la Lega di B, con un post su Twitter, a fornire un assist per “incensare” Matteo Brunori, match-winner della gara dei rosanero a Benevento. L’attuale vicecapocannoniere del torneo cadetto è l’ago della bilancia del Palermo. Che è orientato qualche volta verso il segno “meno”, come avvenuto in occasione dei due rigori di fila falliti contro Cosenza e Venezia, ma nella maggior parte dei casi verso la direzione opposta come ha ribadito la rete realizzata domenica contro la compagine guidata da Cannavaro. Un gol dal valore doppio poiché siglato in uno scontro diretto e perché ha consentito a Corini di “respirare” dopo due sconfitte consecutive. L’italo-brasiliano, sempre più determinante per i rosa, è abituato ad anteporre il noi all’io e, ragionando in questo modo, sa che il suo acuto intonato al “Vigorito” (settima rete in campionato, decima stagionale) è solo una delle note liete che il tecnico ha segnato nel suo registro.
SUCCESSO DEL GRUPPO. Brunori merita la copertina ma quella di Benevento è una vittoria di squadra, “promossa” in terra campana, ad esempio, dal punto di vista della fase difensiva. Il sesto clean sheet in campionato premia l’atteggiamento di tutti i reparti. Merito non solo dei difensori, dunque, ma anche dei centrocampisti che hanno garantito un buon filtro (significativo, a questo proposito, il recupero palla di Gomes da cui è scaturito poi il gol-vittoria di Brunori) e dei giocatori offensivi – punte ed esterni – con movimenti funzionali alle esigenze del collettivo. Sugli scudi, in ogni caso, i componenti del pacchetto arretrato che hanno letto senza sbavature le varie situazioni di gioco e svolto il loro compito con attenzione e puntualità. Ad eccezione del pari a reti bianche con il Cittadella al “Barbera”, quando non subisce gol il Palermo vince.
La formula ha funzionato anche a Benevento dove la difesa ha dato risposte positive sia come reparto sia in termini di rendimento dei singoli. E a prescindere dagli interpreti. Alla vigilia del match, ad esempio, Marconi (al rientro dopo il turno di squalifica) sembrava favorito su Bettella e, invece, dopo la sfida interna con il Venezia Corini ha deciso di dare nuovamente fiducia al centrale padovano. Ripagata con una prestazione più che sufficiente: «Abbiamo affrontato la partita nel modo giusto, soffrendo e stringendo i denti – ha dichiarato il numero 48 rosanero – secondo me, come collettivo, la nostra prova è stata impeccabile».