L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul tour del Palermo all’Etihad Stadium.
Quando a Manchester si parla del «teatro dei sogni», si intende solitamente l’Old Trafford. Poi però è arrivato un gruppo di calciatori del Palermo, ha attraversato la scalinata d’ingresso dell’Etihad e gli e stato chiesto di chiudere gli occhi. E per un pomeriggio, il «teatro dei sogni» è diventato la casa del City. L’effetto sonoro dei 50 mila tifosi sugli spalti ha reso ancor più indimenticabile l’esperienza per Brunori e compagni.
Il tour dell’impianto, il giro degli spogliatoi, l’ebbrezza dell’ingresso in campo e l’odore di quell’erba che rasenta la perfezione, come quella del campus dove i rosanero si allenano in questo mini-ritiro inglese. Non ce n’e uno che non sia rapito dalla magia di quello che una volta era noto come City of Manchester Stadium e che adesso e ii palcoscenico ideale per le prodezze degli uomini di Guardiola. E una volta varcata la soglia dell’Etihad Stadium, però, che scoccata la scintilla. Inevitabili i paragoni tra Brunori e Haaland, col bomber del Palermo che ha preso posto negli spogliatoi proprio sotto la maglia del bomber norvegese (che nel 2022 ha segnato meno di lui). Ognuno, per), ha i propri campioni di riferimento: Floriano si 0 seduto nel posto di Bernardo Silva, Marconi in quello di Ruben Dias, Vido ri dove prima di ogni partita si prepara Grealish, Fermi ha fatto i selfie accanto alla maglia di Foden e Soleri si è seduto sotto quella di de Bruyne. Quel de Bruyne che Claudio Gomes ha rimpiazzato, per una manciata di minuti, in una sfida di coppa col Fulham, proprio all’Etihad.