L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha realizzato un’intervista all’ex tecnico rosanero Delio Rossi, ecco un estratto: “Non perdete la speranza, voi che soffrite in coda alla classifica. Delio Rossi lancia messaggi ai naviganti nel mare mosso della zonasalvezza. E per dare conforto a Palermo e Crotone, ma anche a Pescara ed Empoli, porta l’esempio del suo Lecce, che nella stagione 20032004 conservò il posto in Serie A (allora, a 18 squadre e con 4 retrocessioni) disputando uno straordinario girone di ritorno. «Chiudemmo l’andata a quota 12 punti, in terzultima posizione alla pari con l’Empoli, e dietro di noi Perugia con 10 e Ancona con 5 punti – ricorda il tecnico, 56 anni da compiere a gennaio, corteggiato nei giorni scorsi dal Parma . Si era formato, come in questa stagione, un quartetto staccato nella parte bassa della graduatoria: a fine andata, il distacco dal quintultimo posto era di 5 punti dalla coppia ModenaReggina. Nel ritorno racimolammo 29 punti, finendo al decimo posto con un vantaggio di 9 punti sul Perugia, quartultimo. In questa stagione i valori degli organici in coda sono inferiori a quelli che avevano le formazioni in lotta per la salvezza». Nel suo Lecce c’erano giocatori come Chevanton, che segno 19 gol, Giacomazzi, Tonetto, Siviglia, Stovini, Vucinic, Bojinov, Konan. E a gennaio il d.s. Corvino le consegnò i rinforzi Sicignano, Bolano, Franceschini e Mariniello. Quanto potrà incidere il mercato di gennaio? «Risulterà decisivo solo se i club in lotta sapranno scegliere obiettivi specifici. Noi individuammo i ruoli da potenziare e Corvino fu bravissimo a puntare sul carattere e sulle caratteristiche da guerrieri di quei quattro elementi. Sarebbe sbagliato, insomma, se al mercato di gennaio si rincorresse, per esempio, un giocatore poco impiegato in una grande squadra, convincendolo magari con un ingaggio che peserebbe tanto»”.