L’edizione odierna de “La Gazzetta del Sud” riporta le parole di Delio Rossi il quale si è espresso anche sulla B.
Il campionato è fermo, ma non mancano gli argomenti di discussione. Segue con attenzione le vicende amaranto anche Delio Rossi che conosce perfettamente la serie cadetta per aver ottenuto tre promozioni in A alla guida di Lecce, Bologna e Salernitana: «Nell’arco di una stagione –dice – possono capitare periodi. Anche se quello della Reggina si sta rilevando più lungo di quanto si potesse ipotizzare. La B è così, l’importante è sapersi rialzare. Il passato non conta più».
Se l’aspettava un crollo simile dopo lo straordinario girone d’andata? «Un po’ mi ha sorpreso la frenata degli amaranto, ma non è ancora finita, per cui, ripeto, ci sono i margini per tornare pienamente in corsa. Fondamentale in questo rush finale sarà la condizione fisica. Chi avrà più benzina nelle gambe arriverà fino in fondo e questa sosta potrebbe, in un certo senso, tornare utile agli amaranto. Bastano comunque due-tre successi per ritrovarsi nuovamente lassù».
Il Sudtirol è la vera sorpresa del torneo? «La storia del torneo cadetto insegna che ogni anno c’è una sorpresa. Ma gli altoatesini hanno alle spalle una società solida. Stanno andando fortissimo e possono entrare nei playoff. Per la promozione diretta la vedo dura, anche se nello sport mai dire mai».
Considera, quindi, Frosinone e Genoa già in A? «Il Frosinone ha praticamente vinto il campionato, ma anche il Genoa sembra sulla buona strada».
La terza squadra che salirà sarà il Cagliari? «Ha un organico di spessore, ma i playoff sono un’incognita».
Benevento, Spal e Brescia sono le vere delusioni? «Stanno facendo fatica, a conferma che la B è tosta. Sono però nelle condizioni di riprendersi».
Perché Delio Rossi non allena? «Sinceramente non lo so, pure io mi pongo questa domanda. Ho ricevuto qualche offerta dall’estero che sto valutando, ma preferirei, se fosse possibile, rimanere in Italia. Vedremo in estate cosa accadrà. Ho voglia comunque di tornare in panchina».