L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta un’intervista all’ex rosanero Delio Rossi il quale si sofferma sul Palermo e le speranze playoff per la squadra di Corini.
Una sconfitta che non ridimensiona. Un 2-0, che non rispecchia quanto si è visto in campo, ma semmai insegna qualcosa. Cioè che il Palermo è una macchina che funziona, che dalla Liguria può tornare a casa consapevole dei propri mezzi, perché può giocarsela anche con le prime della classe e semmai deve scrollarsi di dosso un po’ di timidezza e trovare più concretezza negli ultimi metri. Se Corini chiedeva ai suoi la capacità di “saper volare”, per larghi tratti della partita persa a Marassi contro il Genoa, la risposta è arrivata ed è stata positiva. Soprattutto in un secondo tempo nel quale i rosanero hanno macinato gioco, mettendo in difficoltà i padroni di casa e sfiorando un pareggio con Soleri, che se fosse arrivato avrebbe potuto persino ribaltare l’inerzia della gara.
«Non ho seguito la partita di Marassi, ma ho visto il Palermo delle ultime settimane, una squadra in crescita, ben allenata, che ha le carte in regola per rimanere nella scia della zona play-off e poi giocarseli senza pressioni sapendo che in quel caso
può succedere di tutto».
Parola di mister Delio Rossi, che non ha mai perso di vista la squadra che ha portato nel suo punto più in alto, la finale di Coppa Italia, e che ha allenato in B nella sfortunata stagione del fallimento. «Questo Palermo ha degli elementi di qualità e altri giocatori che magari non sono invece pronti per il salto di categoria che quest’anno mi sembra prematuro.— dice ancora Rossi, che ha visto la squadra nel ritiro di Roma di gennaio, prima della ripresa dopo la sosta — Questa serie B è molto difficile, ma ci insegna che non sempre le squadre sulla carta più forti vincono. Alcune somme si potranno tirare con l’inizio della primavera e ai playoff potrebbe prevalere chi arriva meglio fisicamente».