Nell’edizione odierna di Repubblica Palermo, Alessandro Geraci analizza il momento delicato del Palermo attraverso l’intervista a Thomas Henry e i commenti dell’ex allenatore rosanero Delio Rossi. Con i prossimi due appuntamenti casalinghi contro Sampdoria e Spezia, i rosanero si giocano una fetta importante della stagione. È un periodo di domande aperte: problemi di mentalità? Scelte di mercato sbagliate? O semplicemente questioni di adattamento a schemi e ruoli?
Henry mantiene un approccio ottimista, sottolineando che “nulla è perduto” e che le prossime partite saranno vitali per il rilancio della squadra. Ma Delio Rossi avverte: per cambiare le prospettive, serve concretezza, non solo parole.
Il Palermo può farcela? Questione di mentalità o di pedine sbagliate? Di situazioni di campo (e non) da chiarire o di ruoli e schemi da assimilare? Tutti quesiti dalle cui risposte dipende il futuro della stagione rosanero. Saranno fondamentali i due prossimi incontri contro Sampdoria e Spezia, entrambi al “Barbera”, che diranno se i rosa avranno rialzato la testa e cambiato le loro prospettive di classifica.
Lo ha ribadito anche Thomas Henry nell’intervista concessa a Repubblica, sottolineando che nulla è perduto e che i prossimi appuntamenti saranno vitali. «Quello che dicono i calciatori ha un valore relativo. Le cose prima si fanno, poi si comunicano. Non il contrario», avverte però Delio Rossi, che con il Palermo conquistò la terza finale di Coppa Italia nella storia del club, macinando numeri importanti (65 punti, 18 vittorie, 9 sconfitte e 59 reti) e che l’anno precedente sfiorò la qualificazione in Champions League, sfuggita per il pari alla penultima giornata proprio contro la Sampdoria, prossima avversaria. Scherzi del destino.
«Partiamo dal presupposto che il Palermo in ogni circostanza, anche con la Primavera, deve cercare di vincere. Non si può permettere di affrontare annate transitorie. Vuoi per bacino di utenza, piazza o tradizione. Certo, se sono convinti della promozione, agiscano. Ma io alle letterine di Natale non credo. L’importante è che il Palermo trovi continuità, consapevole che tutto sarà più chiaro verso aprile. Se la posizione sarà buona, ovvio che bisognerà tentare il salto. Altrimenti è difficile».