Delio Rossi: «Il calcio italiano è cambiato, mancano gli investitori come Moratti e Zamparini»

L’ex rosanero Delio Rossi ha parlato ai microfoni di  “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, toccando vari temi.

Ecco le sue parole:

«Lo sport ad alto livello, anche se perde il suo stile romantico dove anche l’ultimo può battere il primo, oggi è basato sullo strapotere economico. Il Leicester può vincere il campionato ogni 50 anni, ma contro Manchester, Liverpool, ecc. non può competere alla lunga. Il calcio è cambiato, abbiamo perso i Moratti, gli Zamparini, rimangono solo gli Agnelli ma dietro hanno una potenza come la FIAT, la Ferrari, il marchio italiano più conosciuto al mondo. Perderemmo però la nostra identità, perché più di 10 squadre di Serie A sono di proprietà straniere, la maggior parte americano e così saranno loro a dettare le regole. La forza del nostro calcio è stata anche la nostra tradizione, quindi perderemo anche questo e diventerà un calcio di algoritmi e non di intuizioni, capacità, raziocinio, ma soprattutto programmazione. Bisogna pensare a quando andrà male e quando andrà male bisognerà pensare a quando andrà bene. L’apice del nostro calcio è stato il 2006, ora sono le altre che dettano la qualità dei calciatori di livello, come il Portogallo ad esempio. Mancini sta facendo un lavoro ottimo, ma la qualità dei calciatori è quella».