Attraverso le colonne de “Il Corriere dello Sport” Delio Rossi ha ripercorso alcune tappe della sua esperienza al Palermo. Ecco un estratto dell’intervista: “Su quale giocatore lei ritiene di aver inciso di più? «Probabilmente Acquah. Ho avuto talenti puri come Cavani e Pastore, ho allenato Hernandez, e sinceramente pensavo che potesse diventare un campione; ma Acquah era un ragazzo che stava ai margini, viveva, ma lo dico senza offesa, allo stato brado, gli sono molto legato. E ci sono delle similitudini con Diawara» Appunto, lei ha fatto debuttare in A Diawara. «Ero convinto che facesse bene, mi colpì subito la grande personalità. Ha fatto tutto molto in fretta, pure meglio di quanto mi aspettavo. Fu bravo a conquistare subito la fiducia dei compagni, che in campo lo cercavano, gli davano il pallone» In estate l’ha combinata grossa non presentandosi in ritiro. «Mi ha molto addolorato. Il Diawara che conoscevo io rimaneva fino a che diventava buio per affinare il piede, provare i tiri; diciamo che è stato consigliato male»”.