Il Senato ha votato la fiducia che il governo aveva posto sul Decreto Ristori. Con 154 voti favorevoli, 122 contrari e 1 astenuto Palazzo Madama dà dunque il via libera al Decreto legge n. 137 del 28 ottobre 2020, che reca ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza connesse all’emergenza epidemiologica in corso.
Decreto Ristori approvato dal Senato
Il provvedimento, che ingloba anche i decreti bis, ter e quater con un valore complessivo di 19 miliardi nel 2020 e 8 nel 2021, contiene le misure di sostegno alle attività maggiormente colpite dalle nuove restrizioni decise in autunno per contrastare la diffusione del coronavirus. Dal Senato, dove il presidente del Senato Elisabetta Casellati è dovuta intervenuta per scremare alcune norme definite improponibili, il testo passerà ora alla Camera.
Anche in questo caso si prevede un passaggio rapido e blindato per velocizzare i tempi ed evitare intoppi in vista della scadenza del 27 dicembre. Eventuali altri interventi sostanziosi verranno dunque rimandati al già previsto Decreto Ristori Cinque, che il governo si prepara a portare in Consiglio dei Ministri a gennaio. A partire dal 2021 al denaro stanziato per gli aiuti dovrebbero essere aggiunti altri soldi grazie al nuovo scostamento da circa 20 miliardi annunciato dall’esecutivo.
Tra le novità presenti nel testo vi è la possibilità per i lavori in cassa integrazione, autonomi e professionisti, di accedere al Fondo Gasparrini per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per la prima casa per tutto il 2021. Si tratta di una proroga rispetto a ciò che avevano già previsto i decreti Cura Italia e Liquidità.