De Zerbi in sala stampa: «Voglio riportare entusiasmo a Palermo. Contro il Milan farò altre modifiche, sono obbligato a cambiare sempre formazione perché…»
Il tecnico rosanero Roberto De Zerbi è intervenuto oggi in sala stampa. Alla vigilia di Palermo-Milan, l’allenatore ha parlato della sfida in programma domani al “Renzo Barbera”, del momento della squadra e di tanto altro. Ecco le dichiarazioni raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
MOMENTO DELLA SQUADRA: «Per essere squadra manca la crescita di squadra e del singolo. Quella di squadra a livello di automatismi e di lavoro. Quella singola dipende dalla maturità e lo stato mentale di ogni giocatore. La nostra squadra ha un buon potenziale che si può tramutare in reale forza. Sta a me e a tutti gli altri riuscire a trasformarlo».
ZAMPARINI: «Mi fa piacere la fiducia di Zamparini, ma sono concentrato su quello che devo fare sapendo che le critiche non mancano. Io non voglio fare il maestro, non ascolto le voci, mi soffermo su quello che posso fare. Sul lavoro h24 e con la voglia di adattarmi ai giocatori con le mie idee che non cambiano
Affrontare il Milan è emozionante, ma quello che voglio è fare una partita migliore rispetto a quella di Cagliari. Mi pesa il fatto di non aver ancora fatto punti a Palermo. Sono concentrato sulla formazione, nello scegliere chi sta meglio».
PASSATO AL MILAN: «Ricordi al Milan? Io sono andato via di casa a 15 anni andando a Milanello. Sono andato lì che ero un bambino, con sacrifici grossi della mia famiglia».
CAMBIO MODULO: «Mai la stessa formazione? Purtroppo il cambiare rallenta la crescita, ma è un percorso obbligato perché la squadra non l’ho costruita io sin dal ritiro, e ci sono anche stati infortuni importanti. Non conoscendo benissimo i calciatori li devo valutare domenica dopo domenica. Non è mia abitudine cambiare spesso, gioco con ventidue giocatori. Tutti devono essere importanti. Domani Rispoli non ci sarà, così come Gonzalez. Rajkovic rientra ma non gioca da tanto, ho delle scelte obbligate».
BRUNO HENRIQUE: «Non lo vedevo bene come passo. Ha delle qualità, ma non lo vedo bene. La squadra la metto in campo io, se non lo faccio giocare non è una bocciatura ma un rimandare. Quando sta bene al cento per cento lo faccio giocare. Il campionato brasiliano è diverso da quello italiano, deve ancora calarsi nelle nostre modalità di gioco, anche a livello di lingua è indietro».
BARBERA: «Che Barbera mi aspetto? Nei vent’anni da calciatore ho vissuto situazioni differenti. Questa di Palermo è una situazione poco entusiasta, ma bisogna saper allenare anche in questi ambienti, con impegno e risultati dobbiamo riportare entusiasmo. I fischi vanno accettati. Anche se devo dire la verità, il pubblico ci è sempre stato vicino, contro il Torino siamo usciti tra gli applausi, non è mai stato ostile il pubblico».
FORMAZIONE: «Gazzi e Diamanti? Può essere che giocheranno, sono due titolari a patto che stiano bene dal punto di vista atletico. Sono due punti fermi della formazione ma devono stare al meglio
Lo Faso? È un grandissimo talento. Se ha la bravura di continuare a cercare il miglioramento può diventare un giocatore importante. Così come Sallai e Balogh. Bisogna avere pazienza con i giovani. Io faccio giocare uno anche se ha sedici anni, se è bravo. A Cagliari ero già tentato se farlo giocare, così anche in altre partite. È il tipo di giocatore che mi piace. Quaison è l’unico che si può adeguare a prima punta. I giocatori bravi possono consistere sempre. Noi domani giochiamo contro il Milan da penultimi, non possiamo pensare di fare la partita. Lo Faso titolare? Questo non lo so, a Cagliari se rispoli non si fosse fatto male sarebbe entrato. Assenza Rispoli? Giocherà Cionek al suo posto».
JUVENTUS: «Contro la Juve non ci siamo scansati. Così come in Italia non credo, di certo la Juve è superiore a tutte in Italia,. A in europa serve altro atteggiamento.
MILAN: «Che Milan mi aspetto? Montella lo stimo tanto, gioca molto a calcio. Hanno anche individualità importanti e giocano più di Juve e Roma. È un pericolo numero uno».
PESCARA-EMPOLI: «Risultato Pescara-Empoli lo guarderemo, però manca ancora tanto per fare attenzione a queste cose e farsi condizionare da altri risultati».