De Rossi: «Assenza al Mondiale macchia sulla carriera. Niente paura, è uno spareggio mica una finale!»
Daniele De Rossi, centrocampista della Roma e della Nazionale, ha risposto così alle domande dei giornalisti presenti a Coverciano durante la conferenza stampa in vista della gara contro la Svezia: «Con la Svezia servirà sangue freddo, ma c’è bisogno anche di sudore e sacrificio. Dobbiamo mettere in campo lucidità e tecnica. Il mio obiettivo è chiaro e ben definito: voglio assolutamente qualificarmi per il Mondiale, poi una volta arrivati in Russia ce la giocheremo fino in fondo. Bisognerà lasciare da parte i campanilismi, andare al Mondiale è di tutti. San Siro sarà esaurito per la gara di ritorno, ci sarà una grande cornice e dovrà esserci appartenenza e sostegno. Siamo forti, forse migliori della Svezia, ma c’è quel pizzico di paura che ormai nel calcio di oggi è quasi necessaria. Conta passare il turno, non importa come. L’assenza di Ibrahimovic è un vantaggio. Anche a 40 anni, con una gamba rotta, non vorrei mai avere Ibrahimovic contro. Potrebbe essere un vantaggio, meglio che non ci sia. L’europeo mi ha fatto bene, perché avevo 33 anni. Il fatto che nel mirino adesso ci sia un Mondiale per me è importante, sarebbe il quarto per me. Non so se farò un torneo da protagonista, ma sarebbe una macchia sulla mia carriera il fatto di non qualificarmi. Se perdi con la Germania sei bravo ugualmente, ma in questo caso è diverso: non partecipare sarebbe molto negativo. A 22 anni non mi tremarono le gambe quando giocai la finale del Mondiale a Berlino e sono sicuro che i miei compagni saranno nella stessa condizione. E poi parliamo di uno spareggio, non è mica una finale».