De Laurentiis: «Serie A aperta a tutti ma servono limiti»

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ha parlato a margine di un evento a Santa Maria Capua Vetere esprimendosi sulla sconfitta con la Lazio ma non solo, anche sul futuro del Bari.

Ecco le sue parole:

«Se ad un certo punto uno è convinto che ci siano due realtà calcistiche che per merito salgono in Serie A ma che nessuno vuole vedere perché magari fanno duemila presenza in televisione, è chiaro che quello mi crea un disagio. È difficile, a tutti democraticamente va dato il diritto di arrivare però servono limiti. Giuridicità delle regole del gioco del calcio. Il calciatore che viene dal basso con l’esperienza può affermarsi in Serie A, il pilota di go-kart può arrivare in Formula 1. La Formula 3 però non può stare nella Formula 1, diventa perdente. Il campionato di calcio se comprende squadre che non hanno capacità economiche, è chiaro che diventa già forzato, sballato e compromesso e questo nessuno vuole capirlo. Ma poi cosa è grave, è che lo Stato è assente. Sui procuratori dei calciatori ha detto di aver chiesto alla Figc attraverso quali modalità un club possa gestire esso stesso la Procura di in calciatore. Non è possibile che i procuratori prendano milioni per ogni singolo trasferimento. Lotto per equiparare il Sud al Nord e sono proprietario anche del Bari: mi dicono sempre cosa succederà se dovesse essere promosso, lo cederemo a chi ci darà la garanzia di saper gestire una squadra di calcio come una opera di ingegno».