L’edizione odierna de “Il Mattino” ha riportato un’intervista al patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, per parlare del club partenopeo, ma anche del mondo del pallone: dall’elezione di un nuovo presidente per la Serie A alle riforme necessarie per il calcio, sono tanti i temi toccati dal presidente degli azzurri, a cominciare dai cori razzisti di Venezia.
«Li trovo insopportabili, quegli epiteti sono brutti, orribili. E ha avuto per me un valore ancora più bello aver visto il grande tifo del settore occupato dai nostri tifosi, con tutti i ragazzi della Curva A che facendo sacrifici hanno voluto far sentire il loro sostegno, la loro vicinanza alla squadra. Insigne? E’ una persona libera e in quanto tale è giusto che lui abbia preso la decisione che ha ritenuto fosse la più giusta e corretta per impostare la vita futura sua e della sua famiglia. Dobbiamo fare in fretta, dobbiamo recuperare due anni buttati via. Non mi piace quello che leggo e sento. Ai presidenti dei club si danno colpe che non hanno, dimenticando cosa il mondo del calcio dà al Paese».
«Se il sistema calcio non funziona – ha concluso De Laurentiis – le responsabilità principali da tantissimi anni sono quelle delle istituzioni, calcistiche e governative. Ma davvero c’è chi crede che il nostro sistema si salva semplicemente introducendo i playoff e i playout? Abbiamo il compito adesso di metterci al lavoro e provare a rovesciare il tempo che è stato perso fino ad adesso».