L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta un’intervista a Daniela De Angeli, storica collaboratrice di Zamparini e oggi proprietaria del club rosanero. Daniela De Angeli, 52 anni il 13 aprile, nata a Venezia, sposata, senza figli, da 33 anni, nelle aziende di Zamparini; da diciassette in viale del Fante. Una descrizione? «Tre parole: testarda, istintiva, generosa. Non per niente sono dell’ariete. Mi sento attraente, romantica, considero la famiglia un’utopia, non voglio mai perdere tempo inutile, adoro il materasso di casa, il profumo Creed e il nuoto. Amo lo sport, mi piace ballare, ma di pallone non ne sapevo niente. Sono sposata da dieci anni con Paolo che gestisce una piccola impresa. Ci siamo conosciuti ad un torneo di tennis: lui, amico del maestro, ha insistito per incontrarmi».
Il sogno da bambina? «Diventare giornalista, scrivere. Prima pensai ad un libro, ma di libri non si mangia. Poi, collaborai con il Gazzettino e la Nuova Venezia, interrotta una volta assunta dal Venezia. Avevo 18 anni, tre mesi dopo Zamparini avrebbe rilevato il Venezia. Così sono diventata tifosa e simpatizzante della Juve, per il legame forte che si era instaurato con Marotta. Poi non avendo capito la scelta di Agnelli, ho provato una profonda delusione. Ma non sarò mai dell’Inter». Perché Palermo? «Decisione istintiva, di pancia, tipica dell’ariete. Me lo chiese Zamparini, accettai senza pensarci».