In vista della sfida tra Spezia e Frosinone, il tecnico degli aquilotti è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match:
«A Pisa abbiamo offerto una buona prestazione nonostante il gol subito alla scadere del primo tempo e poi il loro pareggio nella ripresa. Sul 2-2 però abbiamo ripreso in mano le redini della partita così come avevamo fatto per tutto il primo tempo e mi spiace non aver portato a casa l’intera posta, ma resta comunque una buona prova e un buon punto colto su un campo molto complicato.
Frosinone? Affrontiamo una squadra molto forte, specialmente dal punto di vista del palleggio e che arriva da una retrocessione arrivata solo a pochi minuti dalla fine del campionato e ciò ne sottolinea il valore. – continua l’allenatore ligure come riporta il sito del club – Servirà una grande gara dal punto di vista dell’intensità e della voglia di riconquistare la palla per portare a casa punti importanti.
Bandinelli è un calciatore molto importante per noi e sono molto contento di quanto ha fatto a Pisa, entrando anche nell’azione del primo gol. Ha grande esperienza, può offrirci diverse soluzioni tattiche e superati gli acciacchi subiti nella seconda parte della scorsa stagione, quest’anno è partito molto bene e sono contento di quanto fatto vedere, sia in costruzione che in fase di recupero. – prosegue il mister – Nagy abbina lavoro oscuro a grande dinamismo e anche a Pisa ha dato una grandissima mano, è un calciatore a cui difficilmente rinuncio perché ci garantisce la possibilità di fare tante cose diverse, non è un calciatore appariscente, ma è di quelli che si nota di più quando non c’è, proprio perché ha un peso specifico elevato.
Candelari? Calciatore che può giocare in diverse posizioni e che può partire dall’inizio in qualsiasi gara, ma a Pisa abbiamo scelto tatticamente di schierare un campionato più muscolare. Degli Innocenti? Ha le qualità per far parte delle rotazioni, può occupare diversi ruoli e ci aiuterà molto.- prosegue ancora D’Angelo soffermandosi poi sull’atteggiamento che vuole dalla squadra – Non mi piace l’essere conservativo, tendo più al progressismo, nel calcio come nella vita. La qualità migliore di Pio Esposito penso sia proprio quella di essere sempre a disposizione per cercare di migliorarsi, è una qualità che è insita in lui.
In Serie B è difficile trovare squadre che fanno un campionato a parte, al di là del mercato fatto in estate, perché alla fine c’è sempre il campo a fare la differenza e di scontato c’è ben poco».