D’Angelo: «Gol al Palermo? Ne avrei fatti anche 3 o 4. Che peccato non aver esordito in prima squadra»
Sonny D’Angelo, centrocampista palermitano in forza all’Avellino, ha rilasciato alcune dichiarazioni di “Prima Tivvù”:
«Ho iniziato dal Palermo dove ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile. Unico rimpianto non aver mai esordito in prima squadra con il club della mia città. Ho iniziato a Campofranco in Eccellenza, poi in Serie D a Noto dove arrivammo sesti. Il primo contratto tra i professionisti l’ho fatto a Matera, il primo anno che hanno fatto la Serie C, con Auteri come allenatore. Avevo 18 anni. Sono cresciuto moltissimo anche grazie ad Auteri. Penso che sia stato l’anno più importante della mia carriera”.
«Gol al Palermo? Quando siamo entrati in campo e ho visto il Barbera vuoto mi ha fatto male il cuore. Io sono nato e cresciuto in quello stadio, vedevo le partite in curva, facevo il raccattapalle e ricordo sempre 40.000 spettatori. Vederlo vuoto, come lo è il Partenio e tutti gli stadi d’Italia, fa molto male. Sulla partita ho poco da dire, sono un professionista, ho segnato, non ho esultato per rispetto, ma se dovevo fare 3-4 gol in quella partita li avrei fatti. Vedere il Palermo in questo momento, fa male, con tutte le difficoltà che hanno; auguro una risalita dove meritano”.
«Idolo? Pastore. Il mio 27 è anche perché era il suo numero a Palermo. Lo adoravo, per me è il giocatore più forte al mondo. Mi piaceva la sua eleganza, il suo talento. Quanto ho goduto con lui, Ilicic, Miccoli. Che spettacolo. A Palermo, come in tutto il Sud, si vive di calcio, io giocavo a calcio da quando ero piccolo per strada».