Dall’urna la Triestina la squadra del destino nella storia rosanero. Mirri: «Chiusura del cerchio per me e per il mister: lui gioca la partita che non ha potuto vivere»

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul serteggio playoff, con il Palermo che ha pescato la Triestina. Un avversario che era nel destino, sia di Mirri che di Baldini. Il quotidiano, infatti, ha riportato alcune parole del presidente in merito a questo.

A distanza di diciotto anni da quello storico 29 maggio che sancì il ritorno in serie A dopo tre decenni di assenza, il Palermo torna a sfidare la Triestina. Lo farà domenica nella gara d’andata del “Nereo Rocco” per un obiettivo diverso – i playoff di Lega Pro per salire in serie B – ma, per completare la rinascita dopo il fallimento di tre anni fa e rivivere i fasti del passato, è fondamentale ottenere anche questa promozione. «È la chiusura del cerchio, per me e per mister Baldini. Lui affronta la partita che non ha mai potuto vivere. La sera prima del sorteggio glielo avevo detto: sarà la Triestina», questo il commento a caldo del presidente Dario Mirri appena è uscito il nome dell’avversario nel sorteggio di ieri mattina.

Si deve riavvolgere il nastro e tornare alla sfida di Trieste, prima di quel 3-1 del 29 maggio al “Barbera”. Era il 6 gennaio 2004, giorno dell’Epifania, ma l’attuale numero uno, da grande tifoso, decise comunque di raggiungere un freddissimo “Nereo Rocco” per assistere alla partita dei rosanero di Baldini. In quella trasferta nel lontano nord (oltre mille chilometri di distanza) e, per giunta in una giornata festiva, i tifosi del Palermo si potevano contare sulle dita di una mano e tra quei pochi c’era proprio Mirri insieme alla moglie. Sul campo, lo spettacolo fu deludente: un Palermo opaco perse 1-0 per una rete all’82’ di Moscardelli su assist del futuro rosanero Godeas. In quei giorni, Zamparini provò ad acquistare l’autore del gol che, però, rifiutò il trasferimento in Sicilia. Era una fase complicata di quel torneo che poi si concluse con la cavalcata verso la serie A: il rapporto fra Zamparini e Baldini era ormai logoro e tre partite più tardi, dopo un ko in casa con la Salernitana, arrivò l’esonero. Subentrò Guidolin e, quindi, niente festa promozione per Baldini un girone dopo. Sono trascorsi diciotto anni: Mirri, da tifoso, è diventato presidente della sua squadra del cuore mentre per Baldini si è esaudito il desiderio di tornare in panchina, sognando finalmente una promozione con il Palermo.

Come quella trasferta del 6 gennaio 2004, anche quella di domenica non sarà certamente semplice, ma i rosa hanno qualcosa in più oltre ad avere il vantaggio di giocare in casa il ritorno del 12 maggio, passando anche con la parità di reti nel doppio confronto, in quanto testa di serie. La Triestina ha chiuso al quinto posto nel suo girone e ha superato il turno precedente grazie alla vittoria di mercoledì contro la Pro Patria. Doppietta dell’attaccante Guido Gomez, che ha recuperato da un infortunio di un mese, ma ha dato l’impressione di essere già in forma, raggiungendo sette reti stagionali. Fa coppia con Trotta (sei gol), una carriera fra Inghilterra e serie A. Dalla panchina, ricevono le indicazioni di un ex centravanti come Christian Bucchi, che schiera un 4-4-2 in cui uno degli esterni è St Clair, inglese di proprietà del Venezia.