L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Davide Boncore, allenatore del Troina, palermitano del quartiere Zen. Ha il rosanero sotto pelle, ma ha trovato una piccola isole felice sui monti Nebrodi: «A Troina ho trovato serenità, fame di calcio, passione: tutto ciò che serve per emergere. Mi ritrovo a parlare con l’argentino che beve il mate e poi con l’arabo che fa il Ramadan: è una crescita per tutti. Sono un tifoso rosanero, fino a due anni fa portavo i miei figli alla Favorita – ammette adesso -. L’epoca dei picciotti di Arcoleo è la mia preferita. Alla lunga col Palermo non possiamo competere, ma con umiltà e sacrificio vogliamo stupire. Prima, però, servono punti-salvezza. Alfredo Saba è il capitano, la stellina: l’avevo avuto nella Beretti della Torres e spero che grazie a questa bella stagione il prossimo anno sia tra i professionisti, assieme a qualche altro mio giocatore». E, a proposito di desideri, Boncore ne ha altri tre per l’anno venturo:«Il mio Palermo in C, il mio Troina sempre più protagonista e io, perché no, su una panchina di Lega Pro…».