Dalla cantera rosanero ecco il golden boy Cannavò: «Ho un sogno: un gol sotto la mia curva»

Il Palermo ha in casa un attaccante che potrebbe presto arrivare in prima squadra. Si tratta di Kevin Cannavò che in Primavera sta facendo benissimo e anche per questo motivo la dirigenza rosanero ha deciso di blindarlo facendogli firmare un contratto fino al 2022. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport” sul baby rosanero:

“Sulla scia di Nino La Gumina, ecco Kevin Cannavò: classe 2000, nato e cresciuto a Partinico, il centravanti della Primavera rosanero sta calamitando l’attenzione degli addetti ai lavori a suon di gol. Finora 6 in 8 partite di campionato. Una media strepitosa, così come finora è stato strepitoso il cammino del Palermo di Scurto, quarto in classifica con 16 punti, a sole 3 lunghezze dalla vetta. Cannavò in occasione dell’ultimo turno di campionato, contro l’Udinese, ha siglato una tripletta. L’accostamento a La Gumina viene spontaneo, perché entrambi sono cresciuti nella cantera rosanero, ma tra i due c’è anche qualche analogia di ordine tecnico: «Nino l’ho studiato parecchio negli anni scorsi –dice Cannavò –, ma adesso cerco di rubare il mestiere a Nestorovski che in area di rigore è davvero formidabile. Da piccolo il mio idolo era Kakà, ma mi piace anche Reus perché ho giocato spesso da ala sinistra».

SOGNI E SPERANZE Cannavò ha iniziato nell’Olimpia Borgetto, poi è passato all’Adelkam Alcamo, dove lo ha scovato il Palermo nel 2015. L’anno scorso è stato tra i protagonisti della promozione che ha portato la Primavera nel massimo campionato di categoria (13 gol in 23 partite) e il mese scorso ha firmato il suo primo contratto (scadenza 2022): «Il sogno è un gol sotto la curva in un Barbera strapieno –ammette con candore il giovane partinicense–. Spero di ripercorrere le orme di La Gumina che ora sfida i campioni del calcio italiano». A 18 anni Cannavò ha tutto il diritto di sognare, purché mantenga i piedi per terra: «Già, anche perché Kevin ha ancora parecchi margini di miglioramento- sottolinea Sandro Porchia, responsabile del settore giovanile rosanero -. È un attaccante moderno ed esplosivo, ma essendo un 2000 non è ancora strutturato dal punto di vista fisico. In cosa deve migliorare? Soprattutto nel gioco di squadra». Intanto, approfittando delle assenze dei nazionali (5 attaccanti su 7 sono via), Stellone lo ha aggregato alla prima squadra: «Questo è un bel privilegio –ammette emozionato Cannavò –. Stellone è stato un grande attaccante e cerco di seguire ogni suo suggerimento»”.