Intervenuto al festival dello Sport il presidente della Serie A Paolo Dal Pino si è espresso in merito agli investitori in serie A.
Ecco alcune parole riportate da “Calcionews24”:
«Alcune squadre hanno cambiato posizione per l’esplodere del caso Superlega. La direzione delle squadre è quella di una trasformazione culturale. La Lega già oggi sta attraversando un processo di trasformazione, da qui possiamo crescere ancora. Perché c’è stato il no dei club ai fondi? Difficile trovare una risposta, in serie A ci sono 20 squadre che hanno obiettivi ed interessi diversi. Le grandi squadre hanno l’obiettivo di ottenere una stabilità finanziare e lo possono ottenere solo con la partecipazione alle coppe europee, le altre hanno altri obiettivi. la Superlega ha creato un problema, ma la consapevolezza che c’è qualcosa da fare, esiste in tutte le squadre».
«Gli investitori nuovi portano entusiasmo e voglia di fare. Gli stranieri non hanno ancora chiare le difficoltà che si incontrano, purtroppo, in questo paese. Ci sono alcuni nodi fondamentali che vanno affrontati e risolti. Gli stranieri comprano squadre di calcio italiano perché ritengono che siano asset in grado di valorizzarsi, puntando sugli stadi, ma in Italia – se va bene – per fare uno stadio ci vogliono 10 anni, quando all’estero di anni ce ne vogliono due. Investono perché credono che questo calcio si possa riformare, ma per farlo servono risorse. I soldi vengono raccolti per una logica di investimento futuro, però ci sono mille ostacoli. Il problema oggi sono anche i giocatori che vanno via a zero, con un grave danno ai club. Il caso Vlahovic è evidente, pensate al danno che può ricevere il club viola. Ci sono miliardi che finiscono nelle tasche di intermerdiari».