Intervenuto ai microfoni di “GR Parlamento”, Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, si è espresso così in merito al futuro del calcio professionistico italiano. Ecco le sue parole:
«Noi abbiamo scritto al Governo in più di un’occasione e non ho mai ricevuto una risposta scritta, e vale anche per Gravina. Vedo che in Inghilterra Johnson si è impegnato in prima persona per alcuni temi della Premier, ma anche la Merkel lo ha fatto in Germania. Il calcio non è un’industria importante è anche parte del DNA italiano. Il calcio è un elemento importante della nostra cultura. Dal Governo mi aspetto questa sensibilità perché ci sono 32 milioni di italiani che seguono questo sport.
E’ un’industria che va oltre al mero valore dell’industria stessa. Stiamo cercando di occuparci da soli del nostro futuro e chiediamo solo il differimento dei termini di pagamento e lo stiamo facendo nel momento più duro della storia del calcio italiano. Evitiamo le banalizzazioni: ci sono 300mila persone che lavorano in questa industria.
Tutti parlano di Ronaldo, ma ci sono anche migliaia di fisioterapisti, custodi, massaggiatori ecc. Abbraccio tutti coloro che fanno parte di questa industria perché come tutti stanno vivendo un momento di grande difficoltà. Dobbiamo ragionare con freddezza e onestà, se vogliamo fare chiacchiere da bar, non è il mio ruolo né quello della Federazione».