Nella giornata di ieri, tramite il tribunale di Palermo, sono stati assegnati i cimeli dell’US Città di Palermo. Ad aggiudicarseli è stato l’avvocato Massimo Costa, che curerà il museo internazionale dello sport del Coni che sorgerà nella capoluogo siciliano, con apertura, come dichiarato dallo stesso avvocato ai nostri microfoni (CLICCA QUI) prevista il 15 settembre.
Il Palermo, dopo aver appreso della vincita di Costa, ha voluto complimentarsi e chiesto in prestito temporaneo la Coppa Italia di Serie C. Questa richiesta ha scatenato le polemiche sui social, con i tifosi rosanero infuriati che si sono chiesti il perché della mancata partecipazione da parte della società di viale del Fante all’asta e chiesto successivamente in prestito la Coppa.
La motivazione della mancata partecipazione, secondo quanto appreso dalla nostra redazione e dichiarato da fonti interne alla società, sta nel fatto che i beni venduti all’asta sono simili, se non uguali, a quelli donati dai tifosi e presenti all’interno del museo del Palermo (ancora impossibile da visitare a causa delle restrizioni da Covid) e che, quindi, non sarebbe stato arricchito di novità. Il club avrebbe voluto acquistare solamente la Coppa, ma questo non era possibile.
Alla dirigenza farebbe piacere esporre, almeno momentaneamente ed in attesa che venga inaugurato il museo internazionale dello sport, la Coppa Italia di Serie C. Per questo motivo ha contattato lo stesso Costa che, prima di dare una risposta ufficiale, ha voluto prendersi qualche ora di riflessione.