Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è. Anche se a mancare all’appello dopo la chiusura del calciomercato invernale, non sono poi così tanti. Le trattative di questa sessione di gennaio hanno chiuso ieri i battenti, non recando molti danni alla squadra rosanero. Lupo fino a poche ore prima del gong finale ha tentato di portare in rosa qualche rinforzo in più. Ma nulla di fatto, la rosa di Tedino resta immutata, o quasi. Fatta eccezione per due pedine più o meno importanti che la finestra di trasferimenti ha portato via: Cionek ed Embalo.
Le modifiche apportate alla formazione rosanero sono state nulle, sia in entrata che in uscita. Ceduto un solo titolare, Cionek, rimpiazzato degnamente da Dawidowicz. Per quanto concerne il guineano, invece, lui stesso ha dato prova di non voler più continuare con la maglia rosanero perché voleva più spazio. Tedino sperava fino alla fine che qualche innesto potesse arrivare, soprattutto per quanto concerne gli esterni.
Ciò che conta, in realtà, è il non aver smantellato l’ossatura della squadra. Politica già messa in atto la scorsa estate, che rappresenta già un traguardo non da poco per la società di viale del Fante. È ciò che pensano anche molti tifosi rosanero: “Essere riusciti a trattenere Nestorovski sia in estate che a gennaio è stata una prova di serietà della società”. Uno dei tanti commenti arrivati dopo il gong finale.
Lo stesso Maurizio Zamparini, intervenuto oggi a “Il Giornale di Sicilia”, ha evidenziato la cosa, dando il massimo dei voti all’operato del ds pescarese: «Meriteremmo un dieci in pagella solo per non aver ceduto nessuno dei pregiati. Parlo di Rispoli e Nestorovski, che servono a noi per tornare in Serie A».
Adesso testa esclusivamente al campionato, con lo stesso organico che fin qui ha portato la squadra in testa alla classifica. Già domani contro l’Empoli, i rosanero, che contano anche il rientro tra i convocati di Norbert Balogh, dovranno ancora una volta dimostrare che operare sul mercato non era poi così fondamentale.
Con o senza acquisti, il Palermo ha ancora un intero girone di ritorno da affrontare, una testa della classifica da mantenere, una serie A da riconquistare, con gli stessi undici che fin qui hanno ben figurato. Con la speranza che quanto fatto nella prima parte di campionato, venga ripetuta dagli stessi interpreti anche nel girone di ritorno.