L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui lavori di manutenzione al “Renzo Barbera”.
Il “Barbera” si fa bello per la Nazionale. Manca meno di un mese alla semifinale play-off tra Italia e Macedonia, sfida valida per la qualificazione degli azzurri ai Mondiali 2022 in Qatar in programma il 24 marzo a Palermo. Manca un mese ma è corsa contro il tempo per arrivare in tempo in grande spolvero: i lavori sono ancora in corso ma in via di definizione e coinvolgono quattro settori dello stadio con interventi a spese della società rosanero e della Regione.
I tifosi troveranno due maxischermi di ultima generazione nelle curve (quello della nord ha già debuttato sabato scorso nella gara del Palermo e nella sud potrebbe esserci per il prossimo match interno) e i nuovi skybox che saranno installati tra una decina di giorni in tribuna al posto delle vecchie postazioni di commento per le riprese della regia televisiva. Il costo è a carico del club di Dario Mirri, mentre la Regione si sta occupando dei lavori di ristrutturazione, cominciati ieri, che riguardano la copertura della tribuna.
I calciatori delle due nazionali troveranno invece degli spogliatoi nuovi di zecca. Al “Barbera” il luogo sacro di ogni squadra è stato ristrutturato, anche quello degli ospiti, con gli spazi totalmente modernizzati in base alle esigenze di oggi. In questo caso la spesa è coperta principalmente dal Palermo e in parte anche dalla Regione. Sono stati realizzati interventi di ammodernamento anche nelle aree comuni. Restano da sistemare i bagni per gli spettatori. Nei giorni scorsi è stato diffuso in rete un video che ne denunciava le cattive condizioni, in particolare per quelli della tribuna: qualcuno aveva ipotizzato che piovesse all’interno, ma in realtà si era rotta la guarnizione di un flessibile. Il guasto è stato riparato sostituendo il tubo e in ogni caso anche i bagni verranno sistemati prima della partita dell’Italia, ma non saranno ristrutturati, come invece avvenuto per gli spogliatoi. Ma il rebus è quello dei tornelli: funzionano, ma non sono ancora aggiornati per leggere i codici dei biglietti digitali che i tifosi potrebbero utilizzare per l’ingresso allo stadio. Tante modifiche dunque, in un impianto ristrutturato per i Mondiali di Italia ’90 e che negli ultimi trent’anni ha ricevuto pochi interventi di rilievo.