Da Torre Annunziata: “Palermo, ma quando piangevi tu? Tifosi rosa un briciolo di coerenza ce l’avete?”

Continua la polemica a distanza tra gli ambienti di Savoia e Palermo. Il sito “Oplontini.com”, che approfondisce i temi relativi alla squadra oplontina, ha ricordato le lamentele dei tifosi del Palermo per i torti arbitrali subiti negli anni passati, confrontandoli a quelli “presunti” lamentati dalla squadra di Torre Annunziata ai giorni nostri. Ecco quanto riportato: “Le morali sono all’ordine del giorno. Abbiate rispetto! E memoria…Dicette ‘o prevete: fa’ chello ca dico io ma nun fa’ chello ca facc’io”. Recita così un vecchio adagio partenopeo (“Disse il prete: fai quello che dico io, ma non fare quello che faccio io”) che riassume alla perfezione l’atteggiamento di una buona parte degli addetti ai lavori palermitani che, ogni giorno, elaborano patetici appelli che esortano alla distensione ma sempre con la superbia di chi guarda dall’alto verso il basso chi, a loro detta, sta rovinando una bellissima lotta promozione tra Savoia e Palermo con “piagnistei” e fantomatici “dossier”. Che questo campionato sia falsato dagli errori arbitrali è ormai sotto gli occhi di tutti: riceviamo ogni giorno messaggi anche da parte di tifosi rosa-nero che si vergognano per quello che sta accadendo. Senza fare nomi, ne incolliamo uno fresco di giornata, ricevuto stamattina che ben racchiude il concetto che vogliamo esprimere. “Premetto che sono un tifoso del Palermo. Ero su tutte le furie quando nella partita dei play-off di due anni fa contro il Frosinone ci hanno rubato la promozione a suon di falli inesistenti e allo scadere con un lancio di palloni in campo. Ma ero ancora più incazzato quando nel 2011 ci hanno rubato la coppa Italia e ci negavano rigori sacrosanti ogni partita, (vedere video a seguire inviato dallo stesso utente, ndr) dove ci hanno tolto perfino la qualificazione in Champions. E ad essere sincero mi sto ricredendo sul fatto che ci vogliono tra i professionisti il prima possibile. Adesso la cosa mi potrebbe andare bene e anche tanto, ma da sportivo no. Sono ancora uno che crede nei valori e nella lealtà. Quindi sì: sono sconcertato. E’ logico che una piazza come Palermo meriti la serie A, senza ombra di dubbio, ma non concepisco questo modo di fare”. Facendo delle semplici ricerche in rete, è facile trovare centinaia di ‘dossier’, ‘esposti’ e ‘piagnistei’ palermitani quando, a loro detta, c’era un sistema che danneggiava costantemente il Palermo rendendo impossibile il confronto sportivo con gli squadroni del nord, favoriti dagli arbitri. E magari era pure vero. Allora, mi domando e dico: ma un briciolo di coerenza ce l’avete? Ma le immagini, le vedete? Ieri contro l’FC Messina il Palermo non ha mai calciato nello specchio della porta, mai. Se non in occasione delle due reti, entrambe, più la prima che la seconda, per la verità, viziate da errori arbitrali. Sudditanza? La quinta città d’Italia deve tornare tra i professionisti il prima possibile perché fa 30.000 spettatori e tanti abbonamenti TV? Malafede? Non lo sappiamo: quello che è certo è che, se esistesse una “giustizia calciofila”, passateci il termine, il Savoia dovrebbe essere primo in classifica. Perché è più forte. Perché gioca meglio. Perché gli mancano diversi punti a causa di torti arbitrali evidenti e documentati e non frutto della nostra fantasia. Quando Palermo e Savoia si sono giocati la promozione in Serie B nel 1998-1999 e nel 2000-2001, nessuno ha avuto da ridire, né quando l’ha spuntata il Savoia, prima, né quando l’ha spuntata il Palermo, poi. Perché in quegli anni ci fu una lotta alla pari e a decidere fu solo il campo. Stavolta, purtroppo, non è così. E la verità è sotto gli occhi di tutti. E chi ne capisce giusto un po’ di calcio, dovrebbe sapere fin troppo bene che non è la prima volta che succedono cose ‘strane’ quando squadre blasonate si ritrovano a dover ripartire dalle categorie inferiori dopo un fallimento. Era successo al Napoli, che ripartì direttamente dalla C-1 grazie ad un lodo studiato ad hoc (Lodo Petrucci, per chi ha la memoria corta). Era successo con la Fiorentina che ripartì dalla C-2 e in 2 anni si ritrovò in Serie A (sì, in due anni perché un campionato glielo fecero proprio saltare per non meglio precisati “meriti sportivi” con buona pace del Martina Calcio i cui appelli e ricorsi furono vani). È successo con il Bari che non si sa per quale misteriosa ragione si ritrovò, l’anno scorso, nel girone siciliano in virtù di quello pugliese. Insomma, cari amici palermitani: basta con queste paternali. Adesso siamo davvero stanchi. Godetevi, se la vostra coscienza ve lo consente, queste vittorie e abbiate, quantomeno, il buon senso di tacere su certe cose. Non vi fa onore. Non fa onore ad una città come Palermo. E soprattutto non dimenticate quando i piagnistei, qualche anno fa, li facevate voi!”.