Da sogno proibito del Monaco, alla panchina del Palermo: il curioso caso di Achraf Lazaar

La stagione negativa del Palermo, che attualmente occupa la preoccupante penultima posizione della graduatoria, è dovuta a tanti fattori. In primis ad un mercato estivo non condotto a dovere, seguito da una finestra di riparazione, quella dello scorso gennaio, davvero inconsistente. Poi ai numerosi ribaltoni in panchina, tra esoneri, dimissioni e improvvisi addii. Infine, cosa da non sottovalutare, alle aspettative disattese da quelli che la passata stagione (e non solo) erano stati dei veri baluardi dello splendido cammino dei siciliani.

Tra questi ultimi c’è Achraf Lazaar, terzino sinistro arrivato a Palermo dal Varese nel gennaio del 2014. Il numero 7 rosanero è stato uno dei protagonisti della cavalcata da record degli uomini di Beppe Iachini dalla serie B alla A, ma la sua consacrazione è avvenuta nel corso della passata stagione. Il talento marocchino, infatti, è letteralmente esploso lo scorso anno, al punto da non fare più rimpiangere l’addio di Federico Balzaretti. Era dal giorno della partenza, direzione Roma, del numero 42 che il club di viale del Fante non era riuscito a trovare un terzino sinistro degno di quel nome. Un giocatore padrone della fascia mancina, bravo tanto in fase difensiva quanto in quella offensiva.

Poi l’ingaggio di Lazaar, un breve periodo di assestamento ed infine l’esplosione. Lo scorso anno il difensore classe ’92 nato a Casablanca è stato nominato anche “re dei cross”. Nessuno nei cinque maggiori campionati europei ha fatto meglio di lui: 184 il numero di cross riuscitigli nella stagione 2014/15. E non è finita qui. Tutti ricorderanno, infatti, lo splendido gol realizzato nel match del “Renzo Barbera” contro il Napoli (poi terminato 3-1 per i siciliani). In quell’occasione la rete è arrivata da ben 39,53 metri: record assoluto per la massima serie italiana. Il mago Achraf si è poi ripetuto, sempre dalla distanza, ad Udine, questa volta da “soli” 25 metri.

Prestazioni eccellenti e numeri da capogiro, al punto da suscitare l’interesse di diversi club europei la scorsa estate. Si ricordino a tal proposito i 15 milioni messi sul piatto dai francesi del Monaco, subito respinti dal patron Zamparini, perché il numero 7 era troppo importante per il campionato dei palermitani. E importante lo era davvero, peccato che quest’anno Lazaar abbia subito una vera e propria involuzione, collezionando una serie di uscite non all’altezza, fino all’infortunio che lo ha costretto lontano dal terreno di gioco per un mese. Un mese durante il quale al suo posto ha giocato Giuseppe Pezzella, ex Primavera rosanero che ha da subito dimostrato una grande personalità, offrendo prestazioni al di sopra delle aspettative nonostante la giovanissima età.

E Achraf? Beh, al rientro dall’infortunio Achraf ha giocato solo un tempo ad Empoli (il secondo), 90′ contro il Chievo ed i primi 37′ contro la Lazio, segno di un’evidente bocciatura da parte dell’allora tecnico rosanero Novellino. Infine la disastrosa uscita contro la Juventus a Torino (dov’è stato responsabile di almeno 3 gol dei bianconeri), a testimoniare che qualcosa non va. Achraf Lazaar è diventato quasi l’ombra di sé stesso e proprio ieri sera, nella fondamentale sfida all’Atalanta, è stato escluso dall’undici titolare in favore del giovane “rivale” Pezzella.

Da sogno proibito del Monaco a panchinaro di una squadra che lotta per non retrocedere, questo il curioso caso di Achraf Lazaar

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Giulia Nasca