Con un editoriale sul sito ufficiale del Frosinone, vengono analizzate le cause che hanno portato all’andamento negativo della squadra ciociara. Ecco quanto riportato: “Il Frosinone con Stirpe ha acquisito peso specifico nel panorama del calcio italiano eppure il 19 ottobre ammise che “non tutti i calciatori accettano facilmente il trasferimento da noi: perché Frosinone non è una piazza così ‘sexy’ per un giocatore che gioca stabilmente in A, perché siamo gli ultimi arrivati e perché dobbiamo costruirci, dobbiamo crearci una credibilità”. Pochi presidenti di serie A, forse nessuno fatta eccezione proprio per Maurizio Stirpe, ammetterebbe la necessità di far compiere alla Società un ulteriore salto in alto. Cosa ha funzionato? Il miglioramento della struttura interna al Club in due anni è stato evidente, grazie anche ad una maggiore capacità di fornire servizi di ‘entertainment. Il Frosinone grazie a questo percorso di crescita avviato da qualche stagione, crea interesse all’interno dei confini territoriali e nazionali ma anche ed all’estero. Ma soprattutto crea lavoro. Cosa non ha funzionato? Oltre alla questione Palermo, i postumi di Frosinone-Foggia che non vanno mai dimenticati e tantomeno sottovalutati, tutto compreso. Guadagnare un mese avrebbe permesso di ragionare con calma su tanti aspetti, di campo e non. Infine, nei cambiamenti effettuati nella struttura della squadra erano insite delle naturali incognite. Che possono riuscire bene o parzialmente bene, ma è indubbio che l’organico della precedente stagione incominciava a mostrare il segnale di essere datato in qualche sua componente”.