Da Bari: arriva l’avversario giusto, gioca e lascia anche giocare
“Il Palermo è il giusto avversario per un riscatto immediato. Un big match offre stimoli ineguagliabili, quelli che occorrono ai biancorossi per voltare pagina dopo la parentesi negativa di Chiavari. Tocca a Grosso capire cosa sia accaduto domenica scorsa. Tenendo presente che il Bariera caduto nello stesso modo già a Brescia, lasciando altrettante perplessità. Parto da due presupposti: l’impegno della squadra non è mancato, i ragazzi hanno lottato dal primo all’ultimo minuto, inoltre il sostegno dei tifosi baresi è stato incessante, quasi commovente. Eppure il verdetto del campo è stato negativo e inappellabile. Merito, anche e soprattutto, del tecnico dell’Entella, Aglietti, bravissimo nello studio e nell’interpretazione tattica del match. Tant’è che fin dalle battute iniziali ha creato grossi grattacapi alla retroguardia biancorossa, sia sulla fascia destra che sulla corsia opposta, E’ la mia chiave di lettura, ben intesi. Ma ora è opportuno che il Bariguardi avanti senza condizionamenti, lasciando perdere gli ultimi 90 minuti. Domenica dovrà vedersela con un avversario che gioca al calcio, ma che lascia anche giocare. Considerando le armi offensive e le caratteristiche del Bari, potrebbe venir fuori un match davvero spettacolare. In trasferta, piuttosto, i siciliani hanno fatto meglio che in casa. Non può essere casuale che siano ancora imbattuti. Una cosa è certae non la scopro io: il Palermo sarà protagonista fino in fondo. Le assenze in casa rosanero? Quella di Nestorovski è un handicap pesante e, naturalmente, un bel vantaggio per il Bari. Ma non c’è da farsi illusioni. L’ostacolo da superare resta pur sempre alto. Ecco, piuttosto, Galano e compagni hanno la ghiotta opportunità di dimostrare la propria competitività ad alti livelli. Visto che il calendario proporrà al Bari, una dopo l’altra, tante sfide al vertice. L’equazione è semplice: un’altra vittoria al San Nicola potrebbe davvero rivelarsi il volano ideale per sentirsi più forti ed evitare altre cadute di tono in trasferta”. Questo quanto scritto da Carlo Regalia per “La Gazzetta dello Sport”.