Dopo 8 anni e 8 mesi di reclusione questa mattina è tornato in libertà Antonino Speziale il tifoso del Catania condannato con l’accusa di omicidio per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti. Attraverso un post pubblicato sulla propria pagina “Facebook”, la Curva Nord 12 ha pubblicato il seguente messaggio:
“Finalmente sei libero! Dopo 13 anni e dopo aver scontato l’intera pena adesso speriamo ti lascino in pace. Sei stato il capo espiatorio perfetto per chi non poteva sopportare e non ha voluto ammettere di aver commesso un tragico errore. Qualcuno doveva piangere e quel qualcuno “doveva essere un ultrà” anche senza nessuna prova concreta, anche contro le perizie dei R.I.S. di Parma , anche ritrattando e cambiando dichiarazioni già rese. Come di solito avviene anche per tante altre notizie, per il giornalismo italiano è bastato dare credito SOLO alla versione ufficiale e continuare a ripeterla attraverso tutti i canali fino allo sfinimento, per creare il mostro, per fabbricare il colpevole da dare in pasto alla gente… salvo poi svegliarsi a pochi mesi dalla tua scarcerazione. Ce ne hanno messo di tempo… i cosiddetti giornalisti! Alcuni sapevano e hanno taciuto o non sono stati messi in condizione di parlare, ad un certo punto gli ultras lo hanno gridato, hanno fatto striscioni, ma si sa, invece di guardare, valutare o magari solamente informarsi con imparzialità e obiettività sui fatti, ogni volta la cosa più facile da fare era giudicare frettolosamente anche un semplice striscione con su scritto ” Libertà per Speziale “.
I preconcetti, i pregiudizi, gli stereotipi in questo paese sono talmente radicati che si fa a gara per puntare il dito contro il colpevole di turno, per schierarsi sempre dalla parte dei “bravi”e dei “buoni” salvo poi ricredersi dopo anni. Come tante, anzi come troppe volte è accaduto, dal massacro della Diaz a Cucchi, da Federico Androvandi a Gabriele Sandri, da Aldo Bianzino a Giuseppe Uva, da Serena Mollicone a Riccardo Rasman, ecc ecc… anche tu oggi sei una vittima di uno Stato che da il peggio di sé…. che disonora ogni volta, coprendo e mentendo, tutti quei uomini che hanno dato la vita per una giustizia che, NON È UGUALE PER TUTTI ! Un consiglio: continua a stare in guardia specialmente da coloro che adesso avranno l’interesse a raccontare la tua storia per i propri tornaconti perché sono gli stessi che ti hanno crocifisso pubblicamente in fretta e furia senza concedere il benché minimo dubbio”.