Cure in carcere per Messina Denaro. Indignazione sui social: “Per lui un primario, per cittadini mesi per le visite”

Come evidenziato da “LaSicilia.it” sui social emerge anche tanta indignazione per il trattamento sanitario riservato a quello che è stato per trent’anni uno dei latitanti di massima pericolosità e che ora si trova nel carcere dell’Aquila dove potrà continuare a sottoporsi a cicli di chemioterapia.

Tra i commenti alle notizie pubblicate dalle varie testate ci sono quelli di tanti abruzzesi. «L’Abruzzo ha ricevuto un bel regalo… Per il boss le cure subito… E le persone che pagano le tasse, mesi e mesi devono attendere per visite e cure…Viva l’Italia». E poi «Che trattamento gli fanno! Il primario addirittura! Abruzzesi forti e gentili», e ancora in tanti esprimono sconcerto perché, invece, «un onesto cittadino deve aspettare mesi per le visite».

C’è chi scende più nei dettagli e fa tristemente notare “Chemio in tranquillità con un dottore che lo segue, non come i comuni mortali, tampone poi visita e trattamento in ospedale dalle 5 alle 7 ore, poi macchina e si torna a casa sfiniti». «Dalle mie parti una Rsa costa 2000 euro… penso che conviene un carcere di massima sicurezza» scrivono ancora su Facebook dove c’è anche chi taglia corto: «Gli stanno dando troppa visibilità».