«Adesso siamo in Serie A e vogliamo restarci. Ci sono state anche delle decisioni arbitrali pesanti e alla fine ci manca qualche punto. Speriamo che nel girone di ritorno saremo più fortunati. Tutela in Serie A? Siamo gli ultimi arrivati e siamo una città piccolissima. Siamo riusciti a fare calcio in un certo modo cominciando dal basso. Siamo una piccola società ed è normale che inconsciamente vengano commessi degli errori. Ci hanno diretto tantissimi grandi arbitri. Nel calcio dobbiamo dare la possibilità al Governo di cambiare la legge Melandri. Serve una ripartizione equa per tutte le società e poi puntare di più sui giovani e sulle scuole calcio. Delle vere e proprie accademie. Salvezza? Lotteremo fino alla fine per conquistarla. Stiamo giocando bene e abbiamo giocato alla pari con tante società, anche con la Lazio ieri e in precedenza con Milan, Inter e Fiorentina. Nel girone di Ritorno avremo la possibilità di conquistare i punti che abbiamo perso per strada in questi mesi. Noi ce la metteremo tutta. Nicola? Io l’ho detto fin dall’inizio. Per come si è comportata la squadra in campo, Nicola resterà fino alla fine con noi e cercheremo insieme di salvare il Crotone. Club che può crescere ancora? Penso che il futuro del Crotone sarà roseo da un punto di vista societario. Andremo avanti cercando di poterci salvare quest’anno per poi guardare ai prossimi anni. Non siamo spacciati. C’è una crescita costante e questo mi fa pensare positivo.» Queste le parole rilasciate ai microfoni di “Radio 1” dal presidentr del Crotone Raffaele Vrenna.