L’ex tecnico rosanero, adesso al Crotone, Baldini ha parlato in conferenza stampa per presentare la prossima sfida del club contro il Teramo.
Di seguito le sue parole:
«Gigliotti lo avete sentito, dopo la partita ha rilasciato delle dichiarazioni e la società ha percepito che non sposasse il progetto. Il cambio di allenatore è stata una decisione presa per dare ai giocatori uno strumento in più per vincere. Per quanto riguarda D’Errico lui doveva recuperare dal lungo infortunio e doveva perdere peso. A me diceva che mangiava solo insalata. Io controllo il peso ogni giorno, lui aveva inizialmente perso dei chili che poi ha ripreso. Abbiamo riscontrato che non stesse avendo proprio un comportamento da professionista. Per Dini il discorso è diverso, non c’entrano nulla queste cose. Abbiamo recuperato Battistini, ci sarà Loiacono e ci sarà d’aiuto anche Crialese. Io non penso che avremo dei problemi, quello che conta non sono i giocatori ma come andremo a giocare”. L’allenatore continua nel suo discorso: “Se vogliamo trovare delle scuse, quelle ci sono sempre. Ma non sono le assenze o gli indisponibili il problema, scendiamo in campo in 11 e gli altri sono a disposizione in panchina. Con quelli che abbiamo andiamo avanti per la nostra strada. Ormai li conosco da un mese i ragazzi, in questa settimana sono successi una serie di eventi, ma il fatto che la società abbia tirato fuori tutta la sua passione è un fatto molto positivo. Ci siamo allenati bene, abbiamo lavorato bene e non lo dico tanto per. Abbiamo visto i chilometri che abbiamo fatto, con il drone vediamo i movimenti. I ragazzi che sono con me mi stanno seguendo. Sono molto ottimista, faremo bene. Dobbiamo cancellare quelle partite in cui ci siamo sciolti come neve al sole».
«Io l’ho già detto, non guardo al Monterosi e non guardo mai agli avversari. Penso sempre a noi. Va fatta densità dove c’è la palla, si deve correre e lottare rimanendo concentrati sempre. Bisogna andare in campo come se fosse sempre la gara della vita, metterci il cuore e l’intensità che ci dia la sensazione di fare sempre un pizzico in più del massimo. Per questa ragione rimango convinto che vinceremo i playoff, non è un motto. Ho sempre cercato di giocare con più attaccanti possibili. Il problema non è chi va in campo, ma come stare in campo per cercare di tenere il possesso nelle zone della porta avversaria, soprattutto quando si è in difficoltà. Se arretri e cedi, il gol alla fine lo prendi».