Roberto Crivello, difensore del Palermo, si è raccontato ai microfoni del club durante un’intervista doppia pubblicata sulla pagina Facebook dei rosanero. Ecco cosa ha detto il difensore palermitano: «Sono un difensore centrale, mi piace giocare la palla e andare in anticipo. La serie D me la aspettavo così, pensavo di fare tante battaglie ed è quello che stiamo facendo. Differenze con i professionisti? In D fino all’ultimo se la partita non è chiusa puoi non vincere, quindi serve mettere in campo sempre concentrazione e cattiveria. Soprannome? Jeja, perché da piccolo non riuscivo a dire il nome di mio fratello, Andrea, quindi dicevo Jeja. Nel calcio invece da quando ho giocato nel San Marino mi chiamano “El Tractor”. Compagni con i quali ho legato di più? Corsino lo conosco da tanto tempo, siamo amici fuori dal campo. Anche Ficarrotta era con me a Torino, Santana invece ha giocato anche con me in un’altra squadra. Giocatore più forte? Santana, ogni tanto ha colpi di classe di categoria superiore. Carica nello spogliatoio? Siamo in tanti che lo facciamo ma quello che si fa sentire di più prima della partita è Mario (Santana, ndr). Palermitani vanitosi? Siamo testardi noi. Accardi? Andrea è un ragazzo fenomenale, l’ho conosciuto quest’anno personalmente ed è proprio come lo vedete. Cosa avrei fatto se non diventato calciatore? Questo non lo so perché fin da piccolo è sempre stata la mia passione e per fortuna ci sono riuscito, non ho mai pensato ad un altro lavoro. Tempo libero? Vado a casa, sto in famiglia, con mia moglie e mio figlio. Magari vado in piazza a Mondello o a fare la spesa, cose normali. Passione senza cui poter vivere a parte il calcio? A me piace molto la Formula 1. Piatto preferito? La pasta al forno di mia nonna! Sono cresciuto tra Partanna e Mondello. Rapporto con la città? Sono andato via di casa a 13/14 anni, ho sempre riempito i miei compagni di parole su Palermo o su Mondello. Per me con tutti i difetti e i pregi che abbiamo rimane la città più bella del mondo. Cosa cambierei? Ci sarebbero molte cose da cambiare, ad esempio la città è sporca purtroppo. Cosa significa vesitre la maglia del Palermo? E’ un orgoglio, l’ho voluto fortemente e sono orgoglioso di essere un giocatore del Palermo. Ciao picciotti, ci vediamo allo stadio!».