Come si legge su “Calcio&Finanza” cresce la pressione per la UEFA a causa dei suoi legami con la compagnia energetica statale russa Gazprom dopo la decisione di Vladimir Putin di mandare le truppe in Ucraina. La crisi ha costretto l’organo di governo del calcio europeo a considerare lo spostamento della finale di Champions League di questa stagione da San Pietroburgo, sollevando al contempo domande più profonde sulla partnership di lunga data di Gazprom con il calcio europeo.
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto ieri alla Camera dei Comuni che «non c’è alcuna possibilità di organizzare tornei di calcio in una Russia che invade i paesi sovrani». Allo stesso modo, Chris Bryant, parlamentare laburista che siede nel comitato ristretto per gli affari esteri della Camera dei Comuni, ha detto al Financial Times che la UEFA dovrebbe tagliare i legami con Gazprom.
«La UEFA sta monitorando costantemente e da vicino la situazione e qualsiasi decisione verrà presa a tempo debito, se necessario. La UEFA non ha altri commenti da fare al momento», ha ribadito l’organismo europeo, che alla domanda se fosse impegnata nella sua più ampia partnership con Gazprom, ha solo risposto che avrebbe «continuato a monitorare da vicino la situazione».