Criscitiello risponde a tifoso del Palermo: «Il calcio italiano è finito per molte altre cose, non per i palloni in Frosinone-Palermo» (VIDEO)
Durante “Lo Sai che” margine della trasmissione condotta da Michele Criscitiello su Sportitalia, il conduttore campano ha risposto alla domanda di un tifoso del Palermo. Ecco le sue parole: «Il calcio italiano è finito per molte cose. I gesti dei giocatori del Frosinone sono stati antisportivi, ineleganti e siamo d’accordo. Il discorso La Penna non lo conosco, non so di cosa stai parlando e quindi ti chiedo scusa se sono “ignorante”. Se dovessimo avere delle prove è giusto che le portiamo e qui non guardiamo in faccia nessuno. Io dico che in Italia possiamo scandalizzarci per un pallone gettato da un calciatore per perdere due minuti? Giustamente sarà multato il Frosinone per questo, non credo che il risultato potesse cambiare e che ci sia qualcosa di anomalo o non omologabile nel risultato di Frosinone-Palermo. Chi deve dire qualcosa è chi può comunque avere voce in capitolo. Che significa… Ci sono delle società che hanno delle situazioni economiche sporche, calcisticamente parlando ed anche a livello penale da rivedere. Adesso se si vuole fare il processo al Frosinone che negli anni si è comportata bene come società: ha costruito lo stadio, è andata in A, è retrocessa, ha riprovato a tornaci e non ci era riuscita, adesso è tornata in A anche dopo la notte dove ha buttato tutto contro il Foggia. In Italia ci sono società, senza fare nomi perché sennò sembra che l’abbiamo con quelle, che hanno debiti federali da 8 milioni e non sanno come iscriversi. C’è un’altra società che ha 3 milioni da pagare entro la fine della settimana sennò non si iscrive, c’è un’altra che ha pagato 37 giocatori in nero… Secondo me i giocatori del Frosinone hanno usato dei mezzucci, dovranno essere puniti con 10, 20, 30 mila euro di multa. Ma dire al Frosinone che sono antisportivi ed illegali, quando poi chi accusa ha problemi ben peggiori secondo me a tutto c’è un limite». Di seguito il video in questione: