Criscitiello: “Pasticcio in Serie C, colpa di presidenti indebitati e silenziosi”
Il direttore di “Tuttomercatoweb.com”, Michele Criscitiello, nel corso suo odierno editoriale, è intervenuto sulle reazioni della Federazione post assemblea di Lega Pro: “Il numero 1 della Figc è rimasto spiazzato dalla Assemblea di C che lo ha messo, non poco, in una posizione scomoda. Una Lega, senza la FIGC, può cambiare poco e non può decidere i criteri di promozione, di blocco campionato, di non retrocessioni e di blocchi ripescaggi. Insomma, i Presidenti di serie C si sono confermati tutti e 60 lo specchio dei loro bilanci. Non è un caso se sono tutti sul lastrico calcistico. Società gestite male, soldi buttati, e con l’obiettivo assurdo di ripartire, il prossimo anno, senza presentare le fideiussioni; così ad ottobre avremo 20 Pro Piacenza e 200 calciatori per strada senza stipendi. I Presidenti di C abbaiano ma non mordono. Parlano ma non decidono. L’assemblea, su zoom, di giovedì scorso è stata la fotografia di una categoria che sta andando a picco. Con i problemi che ha la terza serie nessuno ha parlato di nulla, il gioco del silenzio nascosti dietro un pc, volevano fare la rivoluzione, hanno parlato solo dei criteri per stabilire la quarta promossa. Perdita di tempo perché non decideranno loro ma il Consiglio Federale. Più che una assemblea sembrava il ritrovo al bar con una distanza almeno di 100 metri. Entrate, anzi parlate, uno alla volta e il gioco del silenzio è servito. La colpa è dei 60 Presidenti che potrebbero fare una grande Lega e, invece, sono fermi su una autostrada nella piazzola di sosta da troppo tempo. Ognuno pensa al proprio inutile orticello che non fa cadere più una ciliegia da anni. E’ una critica costruttiva e non distruttiva ma questi 60 club devono svegliarsi. Urge una soluzione. Trovatemi una Lega che ha piazze come Catania, Siena, Bari, Avellino, Trieste…. una meraviglia! Con un po’ di idee potrebbe uscire un campionato favoloso. Certo 60 società sono troppe e inutili. Ci sono anche piazze che non potrebbero fare neanche la D. Stanno per arrivare Palermo, Mantova, forse Foggia e non discutono di come valorizzare il campionato. Uno spreco. Un peccato. Si può essere Presidenti di serie C ma si deve essere imprenditori di serie A per lasciare il segno. La C è ad un bivio. Se il Consiglio Federale confermerà le decisioni dell’Assemblea di Lega Pro sarà il trionfo di Ghirelli, in caso contrario si rischia il “terremoto” con un noto nome pronto a tornare alla ribalta. Nel frattempo, venerdì, si è tenuto un Consiglio Federale informale via call. C’erano tutti: a rappresentare la FIGC c’erano Gravina e Brunelli. Presenti anche Tommasi, Ulivieri, Nicchi e i Presidenti di Lega. Gravina ha usato toni forti contro la Lega Pro e soprattutto, la cosa che più conta, è stato l’ordine di organizzarsi per far ripartire i campionati di A, B e C con la Lega Pro che avrebbe lo sconto del calendario e ripartire “solo” dai play off. Soluzione più logica, lasciando spazio al campo e non ai tribunali”.