Il noto giornalista, Michele Criscitiello, attacca il Palermo e lo fa tramite un editoriale pubblicato su “TMW”. Di seguito le sue parole:
«È stato il week end dei verdetti, delle polemiche, delle sentenze e dei moralisti. Frosinone in A, Cosenza in B. Il Frosinone si è ripreso quello che ha buttato via, in maniera oscena, quella sera con il Foggia. Ha vinto i play off e ha zittito tutti sul campo. C’era poco da zittire perché si sono suicidati, ma hanno risposto sul campo e con i fatti. Bravi. Promozione meritata del Frosinone? Per quello che ha detto il campo, assolutamente sì. Ha vinto l’Empoli, troppi gol subiti per arrivare primi ma se avanti hai due mostri la difesa può anche subire, ha vinto il Parma che ci ha creduto fino alla fine e in A va il Frosinone che ha legittimato la promozione. Un mese dopo. Non ci va il Palermo che, meritatamente, resta in serie B per quello che ha fatto vedere durante la stagione. Squadra organizzata male, pessima costruzione dell’organico e durante l’anno non ha mai dato la sensazione di avere a disposizione una corazzata che in B avrebbe dovuto fare una passeggiata. È l’ennesimo fallimento di Zamparini che, dopo la sconfitta, sposta l’attenzione sui palloni di Frosinone. Premesso che il gesto di alcuni calciatori del Frosinone è stato un gesto poco elegante e antisportivo, facciamo fatica sinceramente a indignarci per questi “mezzucci” per perdere tempo quando nello stesso campionato ci sono situazioni molto ma molto più gravi di un pallone lanciato in campo per perdere tempo. Sembra eccessivo dare lezioni di vita ad una società che si è fatta lo stadio in due anni, in serie B, in una piccola piazza che è già alla seconda promozione in serie A (perché queste piazze salgono, a volte, per casualità in A, ma se ci tornano significa che ci sono programmazione e serietà). Più che indignarsi per un pallone in campo lanciato a fine gara, Zamparini si indegni a guardare il suo bilancio pieno di segni meno, di debiti con lo Stato e di commissioni assurde che compaiono nel bilancio del Palermo ai tempi della serie A. I moralisti accendano i riflettori sul campionato di B dove ci sono tre società tecnicamente allo sfascio. I soldi a nero di Foggia, i milioni di debiti del Cesena che neanche può iscriversi con il conto federale prosciugato e il Bari con le pezze al sedere che si iscriverà, forse, ma senza mezza garanzia sul futuro. I palloni lanciati in campo per perdere tempo, i palloni nascosti dai raccattapalle sono “mezzucci” brutti ma che sono sempre esistiti nel mondo del calcio. Dagli anni ’70. La differenza è che ora, grazie alla bravura delle televisioni, ci sono telecamere anche nei bagni dello stadio e il megafono dei social rende tutto più “complottistico”. Qualcuno starà pensando “questo è amico del Frosinone per questo scrive così….”. Stirpe, nella mia vita, l’ho sentito una sola volta al telefono perché voleva chiarire un mio attacco alla sua figura da Presidente quando in Lega, politicamente, prese una decisione a mio avviso sbagliata. Stimo il Direttore Giannetti perché chi vince ha sempre ragione, perché chi vince è bravo e chi lavora senza raccomandazioni merita stima. In generale, del Frosinone, mi interessa quanto del Cuneo o del Piacenza. Tradotto: nulla. Questo successo lo merita Moreno Longo che con i fatti sta dimostrando il suo valore. Da Torino a Vercelli fino alla grande esplosione di Frosinone. Gestire una squadra così non era facile. Ha vinto grazie al lavoro quotidiano. Sempre sul pezzo e bravissimo a rimotivare la squadra dopo la disfatta dell’ultima di campionato».