“Il problema però è sempre la mancanza di tamponi immaginiamo cosa potrebbe succedere in una fase di aumento del contagio con tante persone quarantenate in attesa di altrettante verifiche. Il problema è che in Italia si fanno 95mila tamponi al giorno contro i 350mila dell’Inghilterra – rileva – ne sarebbero necessari altrettanti e per contenere il coronavirus non c’è altra via. Il rischio se no è di arrivare a un contagio diffuso. Nel lungo periodo il trend è in crescita. Tutti seguono le oscillazioni giornaliere, ma la curva va vista di settimana in settimana. Certo non si può escludere che con la riapertura delle scuole e delle aziende l’Italia peggiori”. Queste le parole del virologo, Andrea Crisanti, rilasciate ai microfoni di “La Stampa” in merito all’emergenza Coronavirus.
Crisanti ha continuato dicendo: “In che stato si può definire il nostro Paese ora? Direi che siamo in precario equilibrio; della seconda ondata potremo parlare “quando si rompe il precario equilibrio, i casi di infezione aumentano vertiginosamente, i tamponi non bastano a frenare il contagio e gli ospedali tornano a riempirsi di malati gravi; penso che tra poche settimane avremo la risposta che aspettiamo da tempo”.