Crisanti: “Contro le varianti serve zona rossa stile Codogno, in Italia si sta sbagliando tutto”
“In Italia è un casino, si continua a sbagliare tutto quello che si può sbagliare”. Lo ha detto il virologo Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia a Padova, nel suo intervento a Radio Capital. “Io sono Inghilterra, sono otto settimane che stiamo in lockdown e se ne uscirà il 15 giugno”, aggiunge Crisanti.
Poi il virologo affonda: “E intanto in Italia stiamo a discutere non le scuole, ma quelli che vogliono andare al bar, quelli che vogliono andare al ristorante. Se non si capisce che se ci sta la variante brasiliana bisogna fare la zona rossa stile Codogno perché altrimenti si diffonde in tutta Italia e buttiamo un anno di ricerche sul vaccino e incominciamo da capo. Non c’è visione”.
Sulla maggiore diffusione delle varianti tra i giovani Crisanti sostiene che “qualcosa bisognerà fare, ma sulle scuole non sappiamo nulla. Sicuramente questa variante complica il quadro, ma il problema di fondo non cambia: non abbiamo ancora elementi quantitativi statistici per capire come si diffonde il virus nelle scuole. Ora c’è la complicazione della variante inglese ed è chiaro che diventa tutto più problematico. Ma qualche cosa bisognerà fare”.
Sulla possibile riapertura dei ristoranti la sera è durissimo: “Queste son tutte cose fatte in maniera dilettantesca. Finché non ci stanno i dati, qualsiasi cosa la facciamo cercando di indovinare. Bisogna implementare le misure restrittive, e una volta tanto farlo anticipatamente invece di aspettare che i casi vadano alle stelle. Ci sono dati che dimostrano che la variante inglese si sta espandendo a ritmo allarmante”.